Lo scopo della Banda è quello di divertire ed educare. Specialmente in Italia è spesso destinata a suonare per le vie e nelle piazze, dove si trova a diretto contatto con con il pubblico e risulta quindi il mezzo più adatto per migliorarne il gusto artistico, divulgando quei capolavori di ogni tempo e di ogni luogo, che possano essere trascritti per un complesso di strumenti a fiato.
Finora i celebri maestri si sono serviti poco della Banda come mezzo per esprimere le loro capacità artistiche. È anche vero però che soltanto da poco tempo, grazie ai perfezionamenti apportati agli strumenti, la Banda è divenuta complesso tale da indurre anche i grandi ingegni a scrivere per essa. Da questi potremmo avere splendidi esempi di composizioni create appositamente per un complesso di soli strumenti a fiato. Dal loro genio potremo vedere valorizzato l’immenso campo, tuttora quasi inesplorato, degli impasti e delle combinazioni foniche che può offrire la Banda.
La Banda è un complesso oragnico di strumenti a fiato (a bocca, ad ancia e a bocchino) e di strumenti a percussione, formato seguendo i criteri dell’arte e destinato a suonare all’aria aperta o in ambienti vasti.
Gli elementi costitutivi della Banda si possono dividere in quattro categorie.
1 – Strumenti a bocca, ad ancia, ad ancia doppia o piva.
2 – Strumenti a bocchino di timbro scuro.
3 – Strumenti a bocchino di timbro chiaro.
4 – Strumenti a percussione.
Alla prima categoria appartengono:
Flauto e Ottavino, strumenti a bocca;
Clarinetto e Saxofono, strumenti ad ancia semplice;
Oboe e Fagotto, strumenti ad ancia doppia o piva.
Gli strumenti a bocchino di timbro scuro sono due:
Gli strumenti a bocchino di timbro chiaro sono due:
Gli strimenti a percussione possono essere a suono determinato o indeterminato:
Suono determinato: Timpani, Campane ed altri.
Suono indeterminato: Tamburo, Piatti, Grancassa, Triangolo ed altri.
Fonte: VESSELLA – Studi di strumentazione per Banda.