PERCUSSIONI

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STRUMENTI A PERCUSSIONE A SUONO INDETERMINATO

Il compositore deve usare questi strumenti con molta moderazione e molto a proposito, sia per l’ufficio ritmico che essi sono chiamati a compiere nella compagine strumentale, sia perchè impressionano i nervi dell’ascoltatore senza quasi interessarne la riflessione musicale. Del resto è innegabile che l’effetto di un rullo di Tamburo, o di un colpo di Piatti, sarà sempre maggiore e bene accetto quanto più inaspettato: se ripetuto e sfruttato genera un senso di stanchezza.

Tamburo – Il Tamburo (rullante) è costituito da un breve cilindro metallico (diametro 30, altezza da 13 a 15 cm), sulle estremità del quale sono tese due pelli per mezzo di viti. La pelle sulla quale con apposite bacchette si esercita la percussione, è detta comunemente battitoia; l’altra che è più sottile, affinchè vibri più facilmente, è detta pelle del bordoniere che è a contatto con una cordiera in modo tale da produrre il suono quando lo strumento viene percosso. Un fazzoletto interposto fra la bordoniera e le corde attutisce e cambia notevolmente il timbro chiaro e si ottiene un equivalente del sordino di altri strumenti.

Il Tamburo è adoperato principalmente per i disegni ritmici e per il rullo che gli riesce ottimamente. Pregevole per la sua massima delicatezza, è l’effetto che si ottiene dal Tamburo suonandolo presso la periferia e s’indica colle parole sul cerchio; lo scrittore può giovarsi di tale effetto specialmente col rullo in un estremo pianissimo.

 

PiattiPiatti – I Piatti consistono in due dischi metallici – lega di rame e stagno – incavati soltanto al centro e ivi attraversati da corregge, che servono per sostenerli. Si percuotono l’uno contro l’altro. Introdotti in orchestra da Gluck, in seguito se ne è anche enormemente abusato impiegandoli in unione della Cassa, il più delle volte per il solo gusto del frastuono sui tempi forti della battuta. Questo uso, se si può dire scomparso nelle opere teatrali e nelle composizioni per Orchestra, è ritenuto tuttora nelle Bande specialmente per le Marce: eccezioni a tale deplorevole abuso si può riscontrare nelle Marce funebri. Per effetti speciali ci si può servire di colpi ottenuti o col battente del Triangolo, o col mazzolo della Cassa. È bene indicare sempre la gradazione di forza con cui si desiderano tremoli o colpi, e determinarne la durata con relative figure. Il piattista ottiene lu smorzo repentino di un colpo accostando i bordi dei Piatti al suo petto.

 

GrancassaGrancassa – Detta anche Cassa o Tamburone è un Tamburo di grandi dimensioni (diametro da 75 a 80; altezza da 30 a 34 cm). Si suona, battendo nel centro, con un mazzolo terminante a pomo rotondo, della grossezza di un arancio, coperto di feltro o di pelle. Le vibrazioni sono durevoli: volendo arrestarle si usa poggiare la mano sulla superficie presso il cerchio e se ne ottiene effetto immediato. La Cassa si adopera da sola o in unione coi Piatti: quest’ultimo impiego è il più comune, tanto che quasi sempre si scrive una sola parte per i due strumenti. Sola, si presta anche benissimo per il tremolo e allorquando questo si prolunghi per molte battute o si voglia, ottenere con svariate gradazioni di sonorità, dal pianissimo al fortissimo, è meglio prescrivere un mazzolo speciale, a pomi uguali nelle due estremità, che il suonatore impugna nel mezzo. La Cassa si può suonare anche con due mazzoli onde battere i colpi alternativamente sulle due pelli. In composizioni caratteristiche e descrittive la Cassa può simulare il tuono e il colpo di cannone.

Triangolo – Il Triangolo è costituito da una verga di acciaio piegata a con breve apertura in un angolo, che si batte con una piccola bacchetta dello stesso metallo. Altre volte era anche fornito di lamine e anelli che ne aumentavano la sonorità. Si sostiene con una piccola corda per evitare che il contatto della mano ne diminuisca le oscillazioni. Il suo impiego è diffuso sia in Orchestra che in Banda, solo o unito ad altri strumenti a percussione, per accompagnamento di danze caratteristiche. Nei pezzi di carattere orientale, nelle composizioni brillanti, nei cori di contadini, di pastori, ecc., lo studioso troverà sempre segnata dagli autori una parte di Triangolo più o meno importante. Pei colpi semplici si batte sul lato orizzontale. Il tremolo si ottiene nel punto più stretto degli angoli chiusi percuoteudone rapidamente i due lati.

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Fonte: VESSELLA – Studi di strumentazione per Banda.

BATTERIA

BatteriaLa batteria è uno strumento musicale composto da tamburi, piatti e altri strumenti a percussione disposti in modo tale che possano essere suonati da un solo musicista.
I tamburi che compongono una batteria sono: la cassa (comandata generalmente dal piede destro), il rullante, uno o più tom tom (detti più semplicemente “tom”) e uno o più floor tom (chiamati “timpani”, pur diversi da quelli dell’orchestra sinfonica). I piatti che possono essere annessi ad una batteria sono: ride, hi-hat detto anche charleston, (il pedale apre e chiude i due piatti) crash, splash, china. Esiste una vasta gamma di modelli di piatti ognuno disponibile in vari diametri, spessori, profili e forme per poter personalizzare il suono del musicista e della musica che si vuole suonare.
Le origini dello strumento risalgono alla seconda metà del XIX secolo, negli Stati Uniti, sebbene i tamburi singoli abbiano radici ben più antiche. La genesi avviene con la fusione di vari componenti percussivi durante le esibizioni bandistiche fino a formare una batteria di tamburi molto simile alle odierne. L’attuale batteria nasce da problemi di spazio; infatti in principio, lungo le strade di New Orleans (Louisiana), c’erano enormi bande che suonavano per strada, in corteo, ed ogni elemento dell’attuale batteria era suonato da una singola persona, come nelle fanfare militari odierne. In seguito le esibizioni si spostarono dalle strade ai locali, ed era impossibile ospitare sul palco cinque/sei musicisti che si dedicassero alle percussioni; quindi si fuse la grancassa con il rullante militare. A questa batteria primordiale vennero in seguito aggiunti i piatti, allo scopo di creare un suono acuto che si contrapponesse al suono grave dei tamburi. In seguito ogni etnia presente in America diede il suo contributo, come i cinesi, che importarono i tom, tamburi di diametro piccolo e i turchi, che perfezionarono la produzione dei piatti adoperando il loro modo di fondere e martellare il rame e l’ottone. In principio la grancassa era suonata con il piede, come suggerisce anche il vecchio nome inglese kick drum (tamburo a calcio), sebbene oggi sia sempre suonata con l’apposito pedale per cassa.

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APPROFONDIMENTO ==>

 


Fonte: wikipedia.