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Venzonesi Garibaldini

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Il Giornale della Musica

Settembre 2002 – Edizione n° 17

Alcuni componenti della nostra Banda musicale in trasferta in Sicilia

Giugno 2002
La Direzione della Banda musicale di Vergnacco, che all’occorrenza diventa anche la Fanfara del Gruppo A.N.A. di Udine, trovandosi in carenza di organico per il Raduno Nazionale degli Alpini a Catania, ci ha chiesto alcuni elementi in “prestito”.
Mario Casasola, Paola Pascolo, Valerio Zamolo, Luca Bressan, Vittorio Fadi, Marzia Capetti e Sandro Bellina si sono subito resi disponibili per questa trasferta in terra siciliana.
Uno di essi, Mario, ci racconta in modo metaforico e divertente questa bella esperienza.

Sono già trascorsi alcuni mesi dallo sbarco in Sicilia, non a Talamone, né ad Orbetello e nemmeno a Marsala, bensì a Palermo. Facenti parte della spedizione degli Alpini o se preferite “Cacciatori delle Alpi”, alcuni volontari Venzonesi tutti appartenenti al contingente del C.B.V.: meta Catania a rinforzare le file dei convenuti A.N.A. per l’annuale adunata Nazionale.
Consapevoli del compito da svolgere in terra sicula, ci siamo serviti delle nostre uniche armi in dotazione e precisamente degli strumenti musicali.
Il viaggio di andata inizia a Vergnacco a mezzo bus sino a Napoli; l’affiatamento con gli altri “commilitoni”, anche se appena conosciuti, è stato immediato. Durante le soste in autostrada la sussistenza non è stata da meno nel fornire vettovaglie di vario genere alimentare di tipo “casalingo” (salamp, formadi ecc ….. ) accompagnate da vini d.o.c. della zona collinare friulana.
Dal molo partenopeo c’è stato in serata, il vero e proprio imbarco sul traghetto; durante la traversata marittima-notturna cori, orchestre occasionali anche di pochi elementi, nonché vari brindisi, accompagnavano la “truppa d’assalto”.
Il giorno prima di invadere la città di Catania, la nostra “Compagnia” è stata ospite della comunità di Biancavilla antica cittadina alle pendici dell’Etna; l’accoglienza e l’ospitalità sono state a dir poco meravigliose; molte persone non avevano mai visto gli alpini ed i loro caratteristici cappelli con la penna nera. La vigilia della sfilata al mattino immancabile ed invidiabile puntatina a Taormina; in serata rientro a Catania per un’anteprima musicale attraverso le vie cittadine già affollate da migliaia di persone mentre altre bande e cori alpini si sentivano qua e là. Il riposo-branda era situato in una palestra nei pressi della locale Università: circa 160 lettini tutti ben allineati: friulano, abruzzese, ligure, veneto e lombardo erano i dialetti che nella mega-camerata si sentivano maggiormente: nel pieno delle notti i “concerti” dalle più svariate tonalità risultavano invece ben comprensibili e senza l’ausilio di alcun traduttore …
Domenica: tutti ben allineati e coperti, ha inizio la sfilata tra la folla che, assiepata ordinatamente ai lati delle strade, al passaggio degli alpini non disdegna nell’ applaudire copiosamente acclamandoli con calorosi “Evviva!”
Il rientro (non ritirata! Beninteso!!…) in Friuli, avvenuto attraverso lo stretto di Messina con pernottamento a Caserta, si potrebbe definire di “ordinaria amministrazione”. Al saluto di commiato dagli amici di Vergnacco ennesima libagione e strette di mano. Eccoci a Venzone, un po’ frastornati, ma appagati per ciò che abbiamo vissuto durante la lunga “campagna siciliana”.
Penso che questa esperienza sia stata positiva in tutti i sensi, dando per scontato che anche il piccolo gruppo venzonese ha messo il proprio valore per la riuscita della manifestazione e, volendo giustamente affermare, ottenere anche una piccola “vittoria” nella difficile lotta che la vita, a volte ammaliata dalla diffidenza, ci sottopone.

Per gli annuari dell’ A.N.A.:
C’ERAVAMO ANCHE NOI!!!

Gian Mario Casasola

 


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