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L’ASSEMBLEA ANNUALE

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Il Giornale della Musica

Aprile 2012 – Edizione n° 55

Domenica 11 marzo, il Complesso Bandistico Venzonese e le sue Majorettes si sono ritrovati per il tradizionale appuntamento dell’assemblea di inizio anno. Tale impegno è il momento cruciale di tutta l’annata in quanto rappresenta il punto d’arrivo della passata stagione, e il punto di partenza per nuovi progetti ed impegni futuri.
Questo incontro è ricco d’importanza in quanto rappresenta il contesto ottimale per presentare le relazioni morali di presidente, segretario e maestro, analizzare e valutare il bilancio d’esercizio dell’anno appena concluso, aprire il confronto su problematiche, proposte e spunti di riflessione, discutere per nuovi impegni futuri e soprattutto ritrovarsi tutti assieme e uniti per iniziare con grande entusiasmo l’anno musicale alle porte.
Inoltre quest’anno si è aggiunto anche il momento di rinnovo delle cariche per quanto riguarda il consiglio direttivo in toto, quindi era necessario attuare la conferma delle mansioni per quanto riguarda i ruoli di presidente, segretario e membri del direttivo stesso.
Verso le dieci l’assemblea è iniziata e anche il tiepido sole primaverile voleva in qualche modo rendere particolarmente piacevole l’evento.
Come da tradizione è stato nominato Gavini Franco come presidente e moderatore dell’assemblea.
Da un punto di vista argomentativo, il segretario Roberto Cracogna ha illustrato in maniera esemplare la situazione economica della nostra associazione, sottolineando le voci di particolare peso.
Il vicemaestro Alberto Zamolo ha preso la parola per descrivere i prossimi impegni dal punto di vista del repertorio musicale, riportando un’analisi critica sulla situazione dei brani e incentivando il proseguo dell’attività con sempre maggiore entusiasmo e spirito di gruppo.
Ha anche focalizzato certi aspetti da migliorare e consolidare, sempre in ambito di preparazione e gestione delle uscite, sia da un frangente quantitativo, sia da uno qualitativo.
È poi intervenuto il presidente Lorenzo Cracogna e inevitabilmente la sua è stata la relazione più corposa e rilevante. Sono stati toccati diversi aspetti, e i più significativi vengono riportati di seguito a scopo informativo per il lettore. Innanzitutto l’annata appena conclusasi ha registrato diversi eventi che hanno toccato la banda sia da un punto di vista organizzativo, sia da quello economico. È il caso della visita degli amici della banda norvegese di Forde e la trasferta in terra piemontese per il consolidato gemellaggio con la cittadina di Piobesi torinese. Tali appuntamenti sono risultati laboriosi per tutta l’associazione, ma hanno fruttato momenti unici e straordinari in termini musicali, organizzativi, di soddisfazione e notorietà. Ad ogni modo la grande compattezza e l’ammirevole spirito di sacrifico ed iniziativa di tutti i membri del gruppo.
Successivamente è stato sottolineato come la banda si trovi in un momento delicato e di svolta, dato che la  triade “presidente – vice – segretario” risultava essere al termine del proprio terzo mandato e di conseguenza l’intento del direttivo stesso è quello di iniziare un ciclo di ringiovanimento anche a livello “dirigenziale”, affiancando un paio di giovani leve ai tre “top manager Cracogna & Goi”.
Infine il discorso è ricaduto sul momento poco entusiasta a livello nazionale (e non solo) da un punto di vista finanziario. Infatti con i continui tagli inflitti a regioni, province e associazioni varie, anche piccole realtà come le Bande musicali purtroppo si ritrovano a percepire sempre meno fondi e contributi da parte di tali enti, il che rende particolarmente delicata la situazione economica dell’associazione stessa da un punto di vista strategico e operativo.
Ad ogni modo il nostro complesso riesce a mantenere e continuare la propria attività resistendo all’impoverimento generale che sta calando su gran parte delle realtà associative locali, non solo musicali.
Per concludere, il presidente ha sottolineato ancora una volta, come il nostro complesso risulti essere un’associazione molto efficiente, dinamica, amata, seguita da un pubblico sempre fedele e coinvolgente soprattutto in ambito comunale e territoriale.
Sono state quindi parole di positivismo e spirito d’impresa, per protrarre l’attività del gruppo col fine di continuare e migliorare il proprio livello esecutivo e qualitativo.
Al termine delle relazioni morali dei diretti interessati, è seguita la votazione vera e propria per il rinnovo dei membri del direttivo. Successivamente i neo eletti consiglieri si ritroveranno per un direttivo ad hoc ed affronteranno l’eventuale ridimensionamento delle cariche primeggianti.
Infine l’assemblea ha visto la partecipazione di numerosi interventi da parte di musicanti e Majorettes per esprimere costruttive critiche, annotazioni, idee e proposte per l’anno che sta per partire. Il confronto è risultato molto utile, proficuo ed efficace.
Terminata la mattinata, il ritrovo si è spostato presso l’hotel Willy di Gemona, per il consueto pranzo assieme a familiari e simpatizzanti vari.
Lo sfizioso menù culinario ha sicuramente accontentato i più golosi, ed una ricca e simpatica lotteria ha fatto sì che questa giornata sia stata vissuta da tutti con grande gioia e letizia.
Infine volevo chiudere con una breve riflessione personale. Nonostante sia stato fin da piccolo . a contatto con la realtà della banda, grazie alla presenza in gruppo del nonno, del papà e dello zio, io sono entrato a far parte del complesso bandistico nel ferragosto del 2000 all’età di 13 anni.
Pochi anni dopo ho iniziato la mia “carriera” all’interno del direttivo che ha susseguito di poco l’inizio della presidenza di Lorenzo, affiancato da Roberto e Paolo. Quello che inizierà sarà sicuramente il loro ultimo triennio al timone della banda, e devo riportare come il loro impegno, la loro serietà e soprattutto la loro competenza siano stati considerevoli e decisivi per portare e guidare la banda nel cammino del nuovo millennio con eccellenti punti di forza e opportunità, lasciando in eredità ben poche note deboli.
Ma soprattutto, a livello personale, mi hanno in qualche modo aiutato molto a crescere dal punto di vista di impegno sociale, facendomi scoprire tanti importanti valori utili in campo associativo, ma anche lavorativo, professionale e familiare. Un grande riconoscimento che volevo esternare proprio grazie a queste brevi righe gentilmente concesse, soprattutto a Lorenzo, il Mourinho della nostra banda.

Filippo Zamolo

 


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CANEVA, MUSICA E CUORE

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Il Giornale della Musica

Gennaio 2012 – Edizione n° 54

Così recita una coloratissima targa posta all’ingresso del Centro “Don Onelio” di Caneva (Tolmezzo); poche e semplici parole che hanno la forza di toccare timidamente il cuore di ognuno di noi.
Come accade ormai da molti anni, domenica 13 novembre ci siamo recati a Caneva per la tradizionale visita al nostro concittadino Corrado e a tutti gli amici del centro. Questo è per tutti noi un
appuntamento molto particolare, sentito, al quale ogni singolo componente del nostro complesso bandistico ci tiene a partecipare.
Ciò che rende speciale questa giornata non è tanto l’impegno musicale, certamente ben studiato e curato in ogni singolo particolare, bensì l’atmosfera che si crea stando per poche ore a contatto con delle persone che sono, nella loro semplicità, straordinarie.
Vorrei approfittare di questo spazio, per descrivere il pomeriggio trascorso all’insegna della musica, ma soprattutto ci terrei a spendere alcune parole per una riflessione che in me è sorta spontaneamente e credo sia un pensiero abbastanza comune alla maggior parte dei presenti al nostro “speciale concerto”.
Come a tutti i nostri più importanti appuntamenti, anche a Caneva siamo stati accompagnati dalle nostre straordinarie Majorettes, il programma era alquanto ricco e come sempre è stato molto apprezzato. Marce, brani da concerto, pezzi coinvolgenti e allegri come il “Can Can” o il “Rock’n Roll”, insomma, ce n’era davvero per tutti i gusti.
Come spesso accade però, esiste il bianco, ma esiste anche il nero, se tanti sono stati i momenti di gioia che hanno caratterizzato questo pomeriggio, per alcuni minuti un filo di tristezza ha unito i cuori di tutti noi. Il pensiero speciale è andato a Gian Mario Casasola, un componente del nostro complesso, che purtroppo qualche mese fa ci ha lasciati.
Estremamente toccanti sono state le parole del nostro presidenze, Lorenzo Cracogna, del presidente del Centro, ma soprattutto del nostro amico Corrado e di Anna, compagna dì Mario. Sono stati pochi minuti, ma molto intensi, sui volti dei presenti è calato un velo di tristezza, a volte solcato da qualche timida lacrima; un’emozione che ha toccato tutti noi, dai giovani ai “grandi”.
In quegli attimi non pensare al dolore, alla sofferenza era praticamente impossibile. Purtroppo, sembra quasi un paradosso, ma la morte fa parte della vita di ognuno, il segreto penso sia quello di godere di ogni attimo che ci è regalato e apprezzarne tutto, anche le cose più piccole e scontate …
Questa è una delle cose che ho imparato dai nostri amici del Centro: ci sono tantissimi punti di vista dai quali osservare la vita, l’importante è trovare quello giusto.

Marta Mitidieri

 


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Musica e solidarietà

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Il Giornale della Musica

Ottobre 2006 – Edizione n° 33

Con gli amici del Centro “Don Onelio” a Caneva di Tolmezzo.

La Banda di Venzone è tornata per la seconda volta ad esibirsi presso il Centro ‘Don Onelio’ di Caneva di Tolmezzo che ospita oltre 20 disabili.
Quest’anno, in accordo con i responsabili, abbiamo apportato alcune modifiche al programma; il risultato è stato molto positivo.
La nostra esibizione è iniziata con una sfilata per le vie del paese e, suonando, siamo arrivati alla sede della Comunità. Dovete sapere che questa uscita ha assunto, nel cuore di tutti componenti, una valenza particolare; si percepisce la sensazione che quello di Caneva è un concerto “diverso” dove la Banda, offrendo la propria musica, riceve in cambio un bagaglio di riflessioni dal valore inestimabile.
Il nostro concittadino Corrado Candolino ha portato l’indirizzo di benvenuto. Toccante la sua affermazione: “sentendo la Banda è come se tornassi, per un momento, a casa mia”.
Il programma ha visto !’esecuzioni di brani moderni oltre alle marce accompagnate dalla Majorettes. Nell’occasione hanno fatto il loro debutto Martina Valent e Maria Pressacco.
Il nostro Presidente ha portato i saluti del Complesso sottolineando quanto sia importante per la Banda il Concerto di Caneva. Il prof. Piutti, Vice Presidente della Comunità, ringraziandoci calorosamente ha invitato tutti a riflettere su come l’handicap sia un problema ma anche una opportunità per cogliere i valore fondanti dell’esistenza umana.
Anche i regali che ci sono stati offerti sono stati il simbolo di come gli ospiti della Comunità riescano ad impegnare proficuamente il loro tempo.
Dopo l’esecuzione di Marcia Venzone, dedicata in modo particolare a Corrado che ha compiuto recentemente 50 anni, ci è stato offerto un rinfresco durante il quale abbiamo potuto ancora dialogare, scambiarci idee e riflessioni con gli ospiti e tutti i volontari che impegnano il loro tempo in questa struttura.

Davide Zamolo

 

 


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