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Au revoir Mulhouse

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Il Giornale della Musica

Gennaio 2011 – Edizione n° 50

Un pot-pourri di nuove esperienze e divertimento.

Bienvenue amis !! ..è con queste semplici parole che la gente del Fogolar Furlan di Mulhouse ha accolto la Banda di Venzone, le Majorettes e i familiari e simpatizzanti al seguito. È difficile far immaginare agli affezionati lettori del nostro giornalino l’ospitalità che ci hanno riservato i nostri amici emigrati in Francia ormai molti anni fa: un calore e una dimostrazione d’affetto unici ci hanno accompagnato in questi quattro giorni bellissimi ed indimenticabili in terra transalpina. A cotanto calore si è contrapposto un clima freddo e umido che nonostante tutto, non è riuscito a scalfire il nostro entusiasmo e la voglia di scoprire la cittadina che ci ospitava.
Molte sono gli episodi che ricorderemo, ad iniziare dal viaggio in corriera che ci ha visto partire da Venzone alle ore 06.00 di venerdì 15 ottobre, attraversare la “cara” Svizzera ed arrivare finalmente a Mulhouse verso le 18.00. Interessante la visita al Museo dell’ automobile, dove fra auto d’epoca, carrozze e formula uno abbiamo potuto ammirare la Bugatti Veyronanche, l’auto che con i suoi 431 km/h è la più veloce al mondo e della quale, persino il modellino, andava oltre la nostra disponibilità economica.
Dopo il pranzo consumato presso l’Ente Fiera e la suonata improvvisata per ringraziare di un tanto, ci siamo recati nei pressi delle chiuse e abbiamo fortunatamente assistito al passaggio di alcune navi, potendo così osservare di persona come funziona tale meccanismo. Assolutamente da menzionare è la visita alla “Strada del Vino” dove abbiamo potuto vedere una piccola ma caratteristica cantina e le varie fasi della relativa lavorazione, nonché degustare il bianco della casa, promosso a pieni voti dal nostro esperto enologo Filippo.
Ci siamo poi recati in un borgo caratteristico della zona, trovandoci dinnanzi un paesaggio fiabesco: strade in ciottolato, casette variopinte, tetti spioventi, travi in legno e fiori ai balconi… sembrava veramente di essere in una favola dei fratelli Grimm. E’ poi arrivato il momento in cui potevamo finalmente sdebitarci con i nostri amici del Fogolar Furlan: saliti sul palco, presentati per l’occasione sia in lingua italiana dalla nostra Marta che in lingua francese dalla brava Michela, abbiamo dato inizio al concerto per allietare la festa della polenta appena iniziata.
Abbiamo eseguito gli inni nazionali dei due paesi nonché l’inno europeo, per poi continuare con Melodies de France e terminare in crescendo con il “Galop Infernal” eseguito con la coreografia della bravissime e bellissime majorettes. Proprio quest’ultimo brano ha scatenato uno scrosciante applauso, segno del sincero apprezzamento e giusto merito per la continua ricerca di nuove coreografie che impegnano mazziere e majorettes tutte.
L’ultima serata è poi trascorsa facendo l’ultimo giretto per la cittadina o tra un ”patti” e una ”fetta” in albergo.
Sperando si tratti solo di un arrivederci, il lunedì di buon’ora abbiamo salutato la cittadina francese e fatto rientro a Venzone.

Aurevoir Mulhouse !!!

Igor Cigliani

 

 


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Venzone International

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Il Giornale della Musica

Gennaio 2003 – Edizione n° 18

Di Gian Mario Casasola

“Allons, enfants de la patrie …” inizia con queste parole l’inno nazionale francese noto come “La Marsigliese”.
Scritto e musicato dal capitano C. J. Rouget de Lisle nel 1792 come canto patriottico e militare col titolo “Chant de guerre pour l’armèe du Rhin” assunse il significato di canzone rivoluzionaria con la denominazione di “Himne des Marseillais” in quanto cantato dai volontari marsigliesi al loro ingresso a Parigi.
Diventa inno nazionale nel 1795 e dopo un periodo di abbandono durante l’era napoleonica viene definitivamente riadattato nel 1879.
Alcune varianti nella parte musicale vennero apportate da un certo A. Thomas nel 1887 ufficializzando così l’orchestrazione.
Nel 1974 poi per volere del Presidente della Repubblica l’inno è stato ripresentato col ritmo originario. A questo punto vi chiederete: cosa c’entra quanto sopra esposto con Venzone? Immediatamente e di seguito chiarito: alla gradita richiesta da parte del Sindaco di Moggio Udinese per un nostro intervento musicale in occasione del gemellaggio fra il Comune francese di Bramont-Lamothe e la ridente cittadina del Canal del Ferro, il Complesso Bandistico Venzonese ha aderito con soddisfazione, anche nella prospettiva di una nuova esperienza. Non c’era tanto tempo per imparare l’inno transalpino ma con l’impegno di tutti (direi esemplare come sempre in simili occasioni) e con l’insegnamento impartito dal nostro maestro Claudio Calderari, che si è interessato anche per procurarci gli spartiti, non temevamo, se così si può dire, il “rigetto musicale”. Per questa breve ma significativa uscita, la formazione del C.B.V. era ridotta non per mancanza di elementi ma per questione di spazio disponibile nei locali di esecuzione.
Per la cronaca: non ci sono stati cortei ne sfilate, il tutto si è svolto nella bella sala consigliare del caratteristico variopinto e moderno palazzo comunale.
Discorsi di pertinenza da entrambe le autorità convenute (per l’occasione una gentile signora forniva la traduzione pressoché istantanea), scambi di doni culturali e non, unitamente ad infinite strette di mano, erano accompagnati da scroscianti applausi da parte di tutti i presenti. Il nostro gruppetto (alla bacchetta di Alberto Zamolo) disinvolto e diligente, ha eseguito alcuni brani allegri prima e dopo la cerimonia ufficiale ottenendo anch’esso consensi e calorosi
applausi ad ogni fine esecuzione, compresi i due Inni nazionali durante i quali tutti si sono alzati in piedi e sulla sala era scesa una percepibile commozione.
Molto gradita è stata l’esecuzione di” Villotte Friulane” (pot-pourri di alcune famose nostre villotte) regolarmente bissata su gentile richiesta alla fine della manifestazione. Un altro “gettone di esperienza” è stato acquisito positivamente e … chissà … se in un futuro avremo l’opportunità di essere ospiti della comunità d’oltralpe, potremmo intonare anche noi, marsigliesi permettendo … “Allons, enfants de la MUSIC”.

 


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