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PIOBESI E VENZONE: UN’AMICIZIA DA QUARANT’ANNI

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Il Giornale della Musica

Dicembre 2017 – Edizione n° 69

Un conto alla rovescia iniziato circa due anni fa, dopo l’ultimo gemellaggio trascorso con il Complesso bandistico venzonese, a Piobesi, nel settembre 2015. Ma questa volta siamo stati noi di Piobesi, musici della Filarmonica piobesina e majorettes, con diversi accompagnatori, a dover partire per dirigerci verso il borgo più bello d’Italia, Venzone. Tutto questo per festeggiare i quarant’anni di gemellaggio tra le due bande ad inizio giugno. Siamo partiti la mattina di venerdì 2 giugno, pieni di entusiasmo, già consapevoli del fatto che ci saremmo divertiti tantissimo. Abbiamo fatto più tappe durante il viaggio e nell’ora di pranzo ci siamo fermati vicino a Peschiera del Garda dove molti hanno preferito mangiare al ristorante per riposarsi e stare al fresco, invece, noi majorettes, abbiamo deciso di mangiare panini per poter provare un po’ per il concerto che si sarebbe tenuto a Venzone. Poi, siamo ripartiti e nel tardo pomeriggio siamo arrivati nella terra friulana dove mi ha veramente colpito vedere quanta gente c’era ad accoglierci. Poi, la sistemazione negli alberghi o nelle case delle famiglie che hanno voluto ospitare noi piobesini. Aggiungo che, dopo due gemellaggi passati in albergo, ho deciso quest’anno di an-dare in famiglia e sono contentissima della mia scelta come tutti coloro che sono stati ospitati. Ci è stata riservata una grande accoglienza! Comunque, tornando al racconto del primo giorno, dopo aver cenato abbiamo passato una serata tutti insieme nel locale “Alle Mura”, a Venzone, dove si è esibito, per l’occasione, un gruppetto di cinque amici che noi piobesini abbiamo conosciuto grazie ai venzonesi nel mese di novembre, quando sono passati a Piobesi di ritorno da Ginevra.
Nonostante fosse stato divertente l’incontro di qualche mese fa, durante il gemellaggio mi sono divertita ancora di più conoscendo già le canzoni del gruppo potendole così canta-re a squarciagola. Il momento più serio è stato sabato mattina. Abbiamo sfilato sulle no-te dei musici dei due complessi bandistici, dalla Porta Nord fino in piazza del Comune dove, noi majorettes, abbiamo eseguito i nostri numeri, improvvisandone anche con le majorettes di Venzone. Non è stato per niente facile non provando mai tutte insieme, però divertente!! Dopo l’esibizione ci siamo diretti nella sala sopra la loggia dove ci è stata raccontata la storia di questi quarant’anni e di come è nato questo gemellaggio e, pensandoci, mi sembra impossibile che da un evento così drammatico sia nata una stupenda amicizia che dura ancora oggi. Sono intervenuti i presidenti delle due bande, dell’AVIS di Piobesi e AFDS di Venzone e poi si è stretto il gemellaggio tra le protezioni civili dei due paesi. Si sono scambiati vari regali, soprattutto quadri, che ritraggono immagini inerenti al paese o al gemellaggio. Noi della Filarmonica, insieme all’amministra-zione comunale di Piobesi, abbiamo portato in dono ai venzonesi una panchina, che ricorda questi quarant’anni di gemellaggio.
Atto molto importante e bello che ci farà ricordare questi tre giorni, è stato che ogni membro delle bande ha dovuto firmare due pergamene: una per Venzone e una per Piobesi. Insomma, una mattinata insolita che ha fatto capire, a chi non ha fondato il gemellaggio, la sua importanza. Momento che mi ha commosso tantissimo è stato una parte del discorso del sindaco venzonese, Fabio Di Bernardo. Ha detto che il legame che c’è tra i due paesi è qualcosa di vero e bello e lo si è notato l’anno scorso quando, alcuni di noi piobesini, sono andati a Venzone per il saluto ad Elisa. Ed io, essendo presente quel giorno e al gemellaggio, ho capito la vera amicizia che esiste tra i due paesi e noto che, piano piano, sta coinvolgendo sempre di più anche me. La mattinata si è terminata con la consueta sfilata e nel tardo pomeriggio noi della Filarmonica piobesina abbiamo tenuto un concerto, sperando che sia stato di gradimento al fantastico pubblico.
La giornata non poteva che concludersi con la partita di Champions League tra Juventus, nota squadra piemontese, e Real Madrid. Per questa occasione i nostri amici friulani hanno fatto proiettare la partita sotto la loggia. Tutto ciò è stato fantastico, peccato che non si sia conclusa a buon fine per i tifosi juventini; ma almeno, ci ricorderemo di aver visto la partita tutti insieme.
Il giorno seguente ci siamo ritrovati pronti per sfilare diretti al duomo di Venzo-ne dove si è celebrata la Santa messa alla quale abbiamo partecipato e, in segui-to, abbiamo pranzato tutti insieme nelle scuole. Purtroppo quel pranzo, tra una chiacchierata ed un’altra, è passato troppo velocemente e alle tre e mezza del pomeriggio siamo stati obbligati ad avviarci verso il pullman che ci avrebbe ripor-tati fino a Piobesi. Così sono iniziati i saluti tra Piobesini e Venzonesi con un po’ di tristezza e malinconia. La cosa che mi ha stupito è che tutti salutavano ma nessuno saliva sul pullman fino a quando l’autista, giustamente, ha suonato il clacson per dirci che era ora di andare. Allora siamo saliti e vi posso dire che per almeno la prima mezz’ora di viaggio un sacco di persone piangevano perché avrebbero voluto rimanere lì per qualche giorno ancora. Questo gemellaggio, anche se di breve durata, è stato bellissimo e mi è piaciuto ancora di più di quello di due anni fa perché, con il passare del tempo, leghi con persone nuove e capisci che siamo noi giovani che dobbiamo portare avanti tutto questo. Nonostante la di-stanza, nonostante le differenti età, nonostante tutto bisogna continuare a vedersi per non far morire tutto ciò che è stato creato di bello dai membri più “anziani” delle nostre bande. Perché questa è una vera amicizia!!

Marina Oddenino
Majorette della Filarmonica Piobesina


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Cronaca di 30 anni fa

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Il Giornale della Musica

Ottobre 2007 – Edizione n° 37

Fra le tantissime cose che mi hanno deliziato nella recente trasferta a Piobesi (senza nulla togliere alla magnifica ospitalità I dei piobesini e alle ottime esecuzioni dei “miei” musici), credo che quella del “ritrovamento” dell’album delle foto della prima visita a Piobesi nel 1977, rimanga per me il fatto che mi ha dato maggiore gioia.
Gelosamente custodito dalla signora Rita Gariglio, moglie del compianto Presidente Giacomo, mi è stato prestato per poterne fare una copia visto che quelle foto, tranne due, non le avevo mai viste.
Oltre alle foto, nelle prime pagine dell’album, è stata scritta la cronaca di quelle due giornate . memorabili trascorse a Piobesi, che danno l’idea di quanto fosse sentito dai piobesini quel gesto di solidarietà umana verso di noi.
Credo quindi sia doverosa la pubblicazione di questo scritto che è la testimonianza dei sentimenti che hanno permesso la prosecuzione della nostra amicizia per trent’anni e che probabilmente, me lo auguro, continuerà per altrettanti.
Ecco il testo integrale:

GEMELLAGGIO MUSICALE
PIEMONTE E FRIULI

SOCIETÀ FILARMONICA
PIOBESINA

COMPLESSO BANDISTICO
VENZONESE

RICORDO DELLE
CELEBRAZIONI

FOTO DI TUNINETTI OSVALDO,
TESTO DI MERLONE RINALDO,
TESTO SCRITIO DA
PERRONE GRAZIELLA.

PIOBESI TORINESE,
7 – 8 MAGGIO 1977

Nei giorni 7 e 8 maggio 1977 è avvenuto a Piobesi Torinese un incontro assai significativo e carico di umanità tra questo paese e quello di Venzone, il provincia di Udine.
L’amicizia stretta fra i due centri va attribuita al “Gemellaggio Musicale” stretto fra il Complesso Bandistico Venzonese e la Filarmonica Piobesina.
Tale gesto di solidarietà e di fraternità assume un particolare rilievo dal momento che è avvenuto proprio ad un anno di distanza dalla prima scossa di terremoto in Friuli.
La banda venzonese, composta da oltre 30 suonatori diretti dal bravo prof. Claudio Calderari, alunno di conservatori di Udine e di Trieste, è giunta a Piobesi nel pomeriggio di sabato 7 maggio accompagnata da una rappresentanza delle autorità locali, dal presidente della “pro loco” prof. Maurizio Di Bernardo e dai famigliari e amici. Erano ad attenderli con gioia tutti i membri della banda piobesina, il presidente cav. Giacomo Gariglio, il maestro cav. Vincenzo Corino e numerosi piobesini.
Dopo i primi saluti, le due bande, passando per le vie del paese e fra il tripudio della folla, sono giunte alla casa del già citato cav. Gariglio, presidente effettivo della Società Filarmonica Piobesina ove prendevano parte ad un lauto convivio. Tra i momenti più importanti del “gemellaggio” ricordiamo la celebrazione dell’eucarestia celebrata sabato sera dal pievano di Piobesi, don Giovanni Lachello, in suffragio dei defunti venzonesi (sono 59 le vittime del terremoto a Venzone) e per invocare la benedizione di Dio sulla popolazione colpita negli affetti più cari.
Seguiva nella grande piazza della chiesa un concerto bandistico durante il quale, di fronte ad un numeroso pubblico, la banda di Piobesi, diretta dal maestro cav. V. Corino e quella di Venzone, diretta dal prof. C. Calderari, eseguivano diversi pezzi tratti dai loro repertori classici e popolari.
Domenica mattina le due bande si riunivano nel palazzo comunale per la funzione ufficiale di gemellaggio: si succedevano i discorsi del nostro sindaco, la consegna da parte del presidente cav. Giacomo Gariglio di trofei e medaglie al fraterni amici, e un saluto ancora da parte del presidente onorario dott. Vittorio Casalegno. Altrettanto facevano le autorità civili e il presidente della banda venzonese, sig. Giuseppe Valent, donando ai piobesini alcune copie di un libro illustrante il loro paese prima e dopo il terremoto.
A mezzogiorno, un pranzo concludeva i festeggiamenti e nel pomeriggio le due bande, nuovamente schierate l’una di fronte all’altra sulla piazza, suonavano l’ultima marcia, quella del commiato, e poi tra abbracci e non senza qualche lacrimuccia, si separavano con l’impegno di una visita della nostra filarmonica a Venzone.

Questo è il senso del Gemellaggio tra Venzone e Piobesi.
E la nostra recente visita testimonia, dopo trent’anni, la validità di questa promessa.

Claudio Calderari


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Nel segno dell’amicizia

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Il Giornale della Musica

Maggio 2001 – Edizione n° 11

Nel recente viaggio ad Erlangen riconfermati i valori della solidarietà

L’invito di Don Will per recarci ad Erlangen in occasione dell’anniversario del terremoto è stato recepito dal Complesso Bandistico Venzonese con grande entusiasmo e responsabilità.
E infatti la partecipazione dei musicanti e delle Majorettes è stata sostanzialmente completa. I tre giorni di permanenza nella città tedesca sono stati molto gradevoli e hanno sancito un’amicizia che dura dalla data del terremoto.
Sono 10 le volte in cui il nostro Complesso Bandistico si e recato ad Erlangen ed ogni volta, sia dal punto di vista musicale che organizzativo, è stato un successo.
La partenza da Venzone è avvenuta puntualmente alle 06.30 di Sabato 28 aprile e viaggio si è svolto senza il minimo intoppo tanto che, complice il fatto che il traffico era molto scarso, siamo arrivati in anticipo.
All’arrivo, dopo i primi saluti a Don Will e ai suoi collaboratori ed amici, ci siamo subito preparati per il primo impegno musicale recandoci presso la casa di riposo intitolata a Venzone.
Con una sfilata per le via della città giungiamo quindi alla “Seniorenheim Venzone” dove ci attendono gli anziani ai quali offriamo un grazioso concertino, apprezzato a tal punto che alcuni degli ospiti di una certa età, accennano a qualche passo di danza.
Terminiamo questo primo impegno musicale tra applausi spontanei e quindi rientriamo in Parrocchia dove viene stabilita l’ospitalità nelle famiglie e in albergo.
E qui dobbiamo raccontare un episodio curioso e divertente che però sul momento ci aveva molto preoccupati. Scaricando gli strumenti musicali dalla corriera ci siamo accorti, con sgomento, che mancava la gran cassa!
Controllata la corriera in tutti gli angoli abbiamo dovuto ammettere di averla lasciata a Venzone.
Momenti di smarrimento e poi un’idea: telefonare al Sindaco Amedeo Pascolo, che l’indomani mattina ci avrebbe raggiunti in macchina, e farcela portare. Detto fatto il problema e stato così risolto con buona pace del nostro Renato!
L’indomani mattina il primo impegno musicale e fuori dalla Chiesa dove le Majorettes si sono esibite con alcune coreografie, prima dell’inizio della Messa.
È la volta quindi de “I Nuovi Musici” che accompagnano la cerimonia con brani adatti alla liturgia.
Al termine della Messa, nel piazzale esterno, eseguiamo ancora alcuni brani accompagnati dalle Majorettes e quindi tutti a mangiare.
Nel pomeriggio viene organizzata una gita a Fromcheim, bellissima cittadina vicina ad Erlangen, dove veniamo ricevuti dal Sindaco e poi, accompagnati dal una guida, visitiamo la città e gli angoli più antichi e suggestivi.
Il rientro ad Erlangen è in tempo per il concerto serale delle 18.30.
Ed stato un concerto molto apprezzato, sia per la varietà del programma che per la qualità delle esecuzioni.
Data la particolare occasione abbiamo eseguito anche dei brani dedicati alla nostra terra come “Fuarce Friul” del venzonese Pippo Sormani e “Sinfonia per Venzone” del nostro Maestro Claudio Calderari. Al termine del concerto tantissimi applausi e poi tutti a gustare l’ottima pastasciutta preparata da Enea Sacchetto e dai suoi
collaboratori.
E siamo già arrivati all’ultimo giorno di permanenza. La partenza è fissata alle dieci del mattino e fra i saluti viene ribadita la richiesta di Don Will per averci di nuovo ad Erlangen il prossimo anno in occasione dei festeggiamenti per i mille anni di fondazione della città.
Durante il viaggio d ritorno un paio d’ore vengono dedicate per una visita alla splendida città di Salisburgo, città natale di Mozart, in questo favoriti dal clima molto bello e caldo.
Il rientro a Venzone, dopo un viaggio tranquillo e senza alcun problema, avviene alle 21.30.
Possiamo dire, ancora una volta, di aver fatto un bellissima esperienza e di aver rappresentato degnamente la nostra Comunità presso gli amici di Erlangen.


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La gita a Preding

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Il Giornale della Musica

Ottobre 2000 – Edizione n° 08

Ennesima trasferta, questa volta a Preding, che fa di questo 2000 uno degli anni di maggiore attività per il Complesso Bandistico Venzonese.
L’occasione è stata data dalla Festa della Zucca che ogni anno si svolge in questa bella cittadina austriaca, nella Regione della Stiria, vicino al confine con la Slovenia.
Abbiamo quindi accolto con piacere l’invito della Pro Loco di Venzone a rappresentare musicalmente la nostra cittadina.
Già l’anno scorso il nostro Complesso Bandistico si era recato in questa località in occasione del Gemellaggio tra i due Comuni ed anche in tale occasione si era fatto apprezzare per le sue esecuzioni, arricchite dalle coreografie delle Majorettes, e per la disponibilità.
La partenza, con due corriere, alle 6 e mezza del mattino, ha riservato all’inizio qualche intoppo ma poi il viaggio si e svolto regolarmente, anche se con un po’ di ritardo. Arrivati a Preding il Complesso Bandistico si è subito preparato per una prima sfilata per le vie del paese e quindi, . suonando, sì è diretto verso la piazza principale dove ad attenderlo c’era una moltitudine di persone.
Sul palco predisposto dagli organizzatori, si trovava già una Banda musicale locale e quindi ci siamo alternati con loro con dei brani musicali accompagnati dalle Majorettes.
Nel frattempo sempre più persone giungevano nella bella piazza e i tanti chioschi, forniti di specialità culinarie accompagnate da buona birra, erano presi d’assalto.
Noi invece avevamo un programma ben definito per cui alle 13 dovevamo iniziare il Concerto sul palco e quindi è stato inevitabile che il pranzo slittasse a più tardi.
E il Concerto è andato benissimo, con esecuzioni impeccabili e con le Majorettes, in particolare buona forma, che hanno strappato molti applausi da parte del foltissimo pubblico.
Al termine del concerto c’è stato il meritato pranzo a base di specialità locali, tanta birra e, come di gestivo, un loro liquorino molto buono fatto a base di zucca. Il pomeriggio quindi è trascorso nella piazza, allietata dal suono di un altro Complesso strumentale che ha eseguito musica tradizionale e moderna.
Verso le 17 e 30 sono iniziate le “operazioni” di rientro e quindi, caricati i vari strumenti e materiali, siamo ripartiti alla volta di Venzone.
Anche il viaggio di ritorno si è svolto senza intoppi e, dopo una sosta in un ristorante, siamo giunti a casa in perfetto orario.
Insomma una bella gita che sicuramente avrà un seguito visto che i cittadini di Preding scenderanno in massa a Venzone, nel mese di ottobre, per partecipare alla Festa della Zucca che ogni anno si svolge nella nostra bella e caratteristica cittadina.


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Grande partecipazione per l’incontro con i Piobesini

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Il Giornale della Musica

Agosto 2000 – Edizione n° 7

Descrivere quanto è avvenuto durante i tre giorni della festa del Gemellaggio tra Venzone e Piobesi non è cosa facile!
Sono stati giorni intensi sia per i partecipanti che per gli organizzatori, ai quali va dato atto di aver dimostrato qualità non comuni per come è stata gestita la festa.
I numeri parlano chiaro: 80 musicanti, 30 Majorettes, 60 Piobesini giunti al seguito, 50 persone ospitate nelle famiglie e il resto negli alberghi della zona, 240 persone presenti al pranzo sociale, sottolineano uno sforzo organizzativo notevole.
Eppure tutto è andato nel modo migliore, nonostante il tempo all’inizio fosse un po’ incerto. C’era molta indecisione sul fare o non fare il palco e alla fine possiamo dire che una parte del successo di pubblico al concerto della Filarmonica Piobesina stato dato proprio dalla decisione di volerlo fare.
E il Concerto è stato un vero successo! Bravissimi, i suonatori e il giovane Maestro, ci hanno fatto ascoltare un programma ricco e vario, dove si sono alternati brani di diverso genere, molti dei quali accompagnati dalle coreografie delle loro Majorettes.
Al termine del concerto le due Bande musicali, e tutte le Majorettes, hanno dato vita ad un gran finale eseguendo alcuni brani insieme che hanno entusiasmato il numeroso pubblico presente.
La giornata di domenica era cominciata con la sfilata nelle vie di Venzone fino al Duomo dove è stata celebrata la messa che per l’occasione è stata accompagnata da alcuni brani eseguiti dai nostri “Nuovi Musici”
Il pomeriggio, come abbiamo detto, è stato dedicato al concerto della Filarmonica Piobesina, mentre alla sera tutti in … libera uscita!
E sembra che, soprattutto i giovani, si siano divertiti in allegra compagnia!
Lunedì 1° Maggio la giornata è iniziata con la sfilata delle due Bande e Majorettes per recarsi nel salone del Palazzo Comunale dove le autorità di Venzone e Piobesi, hanno avuto parole di ringraziamento e augurio per l’operato dei due Complessi Bandistici.
Sono seguiti quindi gli scambi di alcuni regali in ricordo di questa bella festa. Da sottolineare il fatto che questa volta l’incontro è stato allargato anche alle pro loco, alle associazioni dei donatori di sangue e alle associazioni ANA.
Al termine dell’incontro tutti si sono recati presso la mensa scolastica dove è stato servito un gustoso pranzo preparato da alcuni bravi volontari.
Dopo il pranzo le autorità hanno detto alcune parole di augurio per questa bella festa di Gemellaggio e quindi tutti i partecipanti si sono salutati dandosi appuntamento a Piobesi, il prossimo anno.


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A Piobesi una sincera ospitalità

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Il Giornale della Musica

Maggio 2000 – Edizione n° 06

Del Gemellaggio tra Piobesi e Venzone ho tantissimi bei ricordi, vissuti sia a Venzone che a Piobesi. I Venzonesi, pur avendo sentito spesso i nostri racconti su questo gemellaggio, non possono sicuramente immaginare quale sia l’accoglienza che ci viene riservata e quanta sincera ospitalità noi troviamo ogni volta che ci rechiamo in quella bella cittadina!
Naturalmente il merito di tutto questo va soprattutto ai vecchi amici che, come noi, in tutti questi anni hanno “tenuto duro”, e che ogni volta io rivedo con piacere.
Una delle gite a Piobesi che ricordo sempre con particolare piacere è quella fatta nel 1984. ln quella occasione il Maestro Guido Pascolo mi aveva fatto suonare il Basso, strumento che io studiavo da soli quindici giorni, avendo in precedenza suonato il Clarinetto piccolo. Il repertorio lo conoscevo benissimo ma ora si trattava di suonarlo con il Basso e non più con il Clarinetto!
In occasione del Concerto serale in piazza le Trombe, nel brano “El Cumbaciero”, non cominciarono a suonare in tempo e solo noi Bassi (Bepo Baldi, Primo ed io) iniziammo nel tempo giusto, trovandoci … da soli. Potete immaginare la situazione di panico venutasi a creare, soprattutto da parte del maestro. in quanto per qualche secondo si era sentito solo il nostro “pop.. pop.. pop.. pop.. ”
La nostra esperienza però ci consenti di continuare finché, visto che gli altri non si decidevano ad “entrare”. un gesto infuriato/spaventato del Maestro, un grosso pestone in terra, non fece ripartire tutta la Banda. Sono stati attimi interminabili. Alle tre del mattino stavamo ancora bevendo e scherzando sull’accaduto.
Un particolare allegro è stato anche il viaggio di ritorno con la visita a Gardaland ed era molto divertente vedere tutti i musicanti, giovani, anziani, persino l’autista della corriera, provare tutte le giostre e tutte le attrazioni del parco divenimenti.

Albano Di Bernardo

 


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Speciale gemellaggio Venzone – Piobesi

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Il Giornale della Musica

Settembre 1999 – Edizione n° 03

Una grande festa per una sincera amicizia

Era l’anno 1977 e la Banda, con molto coraggio, aveva da poco ripreso le prove, pur In un momento difficilissimo per I componenti e le loro famiglie.
Ma proprio in questo periodo accadde un fatto che rimarrà per sempre nella storia del nostro Complesso Bandistico.
Infatti il caso volle che a passare per Venzone fosse un signore proveniente da un paese, Piobesi In provincia di Torino. che Incontrò il nostro musicante Ernesto Temporal e approfondì con lui un rapporto di amicizia.
Rientrato a casa l’amico piobesino si dette da fare perchè la Banda di Venzone fosse ospite della Filarmonica Piobesina.
Fu cosi che il 7 Maggio 1977, in una limpida giornata di primavera. la Banda partiva alla volta di Piobesi.
Era la prima volta che la Banda si recava fuori dal confini del Friuli e durante Il viaggio la curiosità era almeno pari alla preoccupazione di ben figurare.
L’arrivo a Piobesi e alle 14.30.
Il paese è per certi aspetti simile a Venzone, stessa popolazione e situato a circa 12 chilometri da Torino in una fertile pianura ed ha una storia antica di secoli.
I suoi abitanti sono persone cordiali e molto ospitali.
Non è difficile fraternizzare.
Il primitivo timore si trasforma ben presto in stupore per l’accoglienza che ci viene riservata: la Banda, le Majorettes, gli Amministratori comunali e i piobesini tutti sono lì a farci festa.
A noi. A una Banda senza nemmeno la divisa, che e riuscita a ricreare un piccolo repertorio quasi solo di marce, stordita dagli avvenimenti di questo tragico periodo, ancora in forse se continuare l’attività o attendere tempi migliori!!
Beh, i tempi migliori erano lì.
Furono due giorni indimenticabili per tutti. Dagli anziani ai più giovani.
L’incontro in Comune, il Concerto, la Messa, l’ospitalità nelle famiglie e infine, al momento dei saluti, la promessa: incontrarci di nuovo come stiamo facendo ogni biennio da ormai 22 anni.
Come faremo una volta di più ai primi di settembre per rinnovare la gratitudine, suonando insieme con cari amici vecchi e nuovi.

Tratto da: “Note per cent’anni”

 


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