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Una notizia storica

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Il Giornale della Musica

Aprile 2011 – Edizione n° 51

Com’è risaputo, la nostra Banda musicale vide il suo “rinascimento” dopo i tragici eventi del terremoto del ’76, grazie alla volontà di alcuni venzonesi appassionati musicisti e alla vicinanza morale (e non solo) della Filarmonica di Piobesi Torinese, i cui componenti seppero comprendere il difficile momento da noi vissuto, aiutandoci a superarlo.
Fra le varie iniziative intraprese a nostro favore ci fu anche un bellissimo regalo: la bandiera di rappresentanza, che ancora oggi fa bella mostra di se in ogni nostra manifestazione e che l’amico “Bepino” custodisce con cura.
Per poterla confezionare ci venne richiesto da Piobesi lo stemma dell’associazione e la data di sua fondazione. Per il primo punto non ci furono grossi problemi in quanto la “Lira” già presente nella bandiera di Piobesi fece pienamente al caso nostro. La cosa si fece più complicata per la data di fondazione in quanto non c’erano molti documenti che ne testimoniavano l’esistenza.
L’allora Presidente Giuseppe Valent e il Segretario Franco Gavini si misero alla ricerca di ulteriori fonti  storiche ma con scarso successo. La testimonianza più antica risultò essere una fotografia datata 1902, che ritrae la banda durante la “gita a Piani di Portis” (ora Stazione Carnia) in occasione di una festività non  meglio precisata.
Supportati dalle testimonianze personali di alcuni anziani componenti della S.O.M.S. e partendo da questa data certa, venne concordato che la data ufficiale di fondazione fosse il 1893. Così da quel momento la bandiera, e con essa gli stemmi delle divise ecc., recano questa data. Poco tempo fa ecco giungere la notizia inaspettata.
L’amico PIETRO BELLINA, da sempre cultore e ricercatore della storia Venzonese, ci ha recapitato un documento che anticipa la data di fondazione di quasi trent’anni! Il documento, molto particolareggiato, dà notizia dell’avvenuta morte, a Roma nel 1878, del Re Vittorio Emanuele II e che durante la cerimonia di suffragio, voluta dal Municipio di Venzone, ci fu la presenza di “tutti i membri municipali e dipendenti con concorso della BANDA CITTADINA e popolo numeroso senza alcun inconveniente … “.
Da questo documento si deduce quindi che l’esistenza della nostra associazione risale almeno al 1877.
Il che ci rende ancor più orgogliosi del nostro passato e consapevoli dell’importante funzione storico-musicale attribuibile al nostro Complesso Bandistico.

Caro Lettore!

Vittorio Emanuele Secondo, Maria Alberto Eugenio nostro Re nato il 20 gennaio 1855(*) dalla principessa Adelaide Francesca Ranieri figlia del fu Ranieri Arciduca d’Austria, sposato in seconde nozze, soltanto con rito religioso a Rosina contessa di Mirafiori, il 9 gennaio in dì di mercoledì alle 2 e cinquanta pomeridiane dal palazzo del Quirinale a Roma, dopo brevissima malattia, essendo il sabato precedente giunto colà da Torino in florida salute, passò all’eternità riconciliato con Dio Re dei re e assolto dalle ecclesiastiche censure.
Questa inaspettata notizia frastornò i cittadini suoi; quindi l’onorevole Municipio di Venzone, con nota 10 gennaio corr. 1878, invitò questo rev.mo vicario sostituto a celebrare la funzione funerea in suffragio dell’anima del defunto nostro re, e fu eseguita questo giorno, essendovi prima proibita per l’Ottava dell’Epifania, con concorso di tutto il rev.mo Clero di questa Parrocchia con ufficio Messa da requie ed esequie di metodo, di tutti i membri municipali e dipendenti con concorso della BANDA CITTADINA e popolo numeroso senza alcun inconveniente.
Epigrafe al tumulo a Vittorio Emanuele secondo magnanimo nostro re, soldato coraggioso potente di quella religione in cui nacque agli estremi volle i conforti chiedendo egli stesso i S.S. Sacramenti riconciliato con Dio suo creatore assolto dalle censure ecclesiastiche dal palazzo del Quirinale passava all’eternità.
Oh morte, quanto amara è la tua inaspettata venuta, cittadini venzonesi ei non è più, non piangiamo ma preghiamo che la temporale Corona si cambi in una ben più splendida immortale corona di gloria di pace eterna all’anima di Lui nel regno dei beati.

Claudio Calderari

 


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