Una serata particolare con la Banda musicale

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Il Giornale della Musica

Giugno 2004 – Edizione n° 24

di Alia – Alunna della Scuola Elementare di Ospedaletto

Che tanta gente alle 8.30 di sera!
Sono arrivata un po’ in ritardo; mi infilo velocemente la maglietta bianca con la scritta della scuola (che indossano anche tutti gli altri bambini) e mi metto in fila appena in tempo.
Parte il corteo: in testa ci sono le majorettes che marciano con la gonnellina corta e una blusa rossa di raso con bottoni dorati; dietro di loro c’è la banda di Venzone con la divisa blu notte e con un’infinità di strumenti, piccoli e grandi; poi veniamo noi e subito dietro un flusso interminabile di genitori: UAU!! vedere questo corteo: le majorettes tutte di rosso, il blu della banda vicino, il bianco delle nostre magliette ed infine una macchia indistinta e piena di colori, tutti diversi, cioè i genitori.
Appena entriamo in palestra mi viene quasi paura a vedere un mare di sedie, seguito da dei materassini rossi dove ci saremmo seduti noi. In un angolo ci sono delle sedie disposte ad arco, ognuna con un leggio: lì si sarebbe seduta la banda, sicuramente.
Di fronte a noi si sono messe le majorettes, ben allineate; i bambini di quinta si sono seduti a fianco a noi. Quando tutti si sono ben sistemati, inizia la serata. Per prima cosa una signora della banda ci ha presentato tutti gli strumenti e solo dopo la spiegazione la banda ha cominciato a suonare delle vere canzoni, seguite dall’Inno d’Italia, cantato da noi bambini.
Mentre la banda suonava le più svariate canzoni, dai Beatles ad un valzer, a “California dreaming”… le majorettes eseguivano stupende coreografie, facendo roteare il bastone in aria. Finalmente, dopo “O ce biel cjscjel a Udin” suonata dai bambini di quinta, anche noi, bambine di quarta abbiamo potuto eseguire una coreografia con dei pon pon colorati, seguita da applausi compiaciuti.
Dopo la nostra esibizione, la banda ha continuato a suonare. Al termine della musica, la nostra direttrice ha donato al complesso bandistico il libretto con le storie scritte da noi e loro, per ricambiare, ci hanno lasciato dei regali. Infine siamo usciti tutti affamati; meno male che c’è il rinfresco!
E via tutti in mensa a riempir lo stomaco. Però che confusione, ci sono più di duecento persone! Io ed Erica abbiamo preso un piatto, l’abbiamo riempito di cibo e siamo uscite da quella confusione totale. Purtroppo i miei genitori mi sono venuti a cercare e sono partita per la Croazia, alle dieci di sera, incredibile!!
Ma non ho fatto in tempo a pensarci, che mi ero addormentata là, nel mio posticino nella macchina.

 


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