Tutti gli articoli di Alberto Zamolo

40° ANNIVERSARIO DELLE MAJORETTES

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Il Giornale della Musica

Settembre 2018 – Edizione n° 70

Domenica 17 luglio 2018, si è festeggiato il 40° anniversario della fondazione del Gruppo Majorettes del nostro Complesso Bandistico. Sembrava ieri, ma già ormai tanti anni son passati dalle prime esibizioni di quelle ragazze vestite di rosso.
Ma facciamo un passo indietro . . . Il gruppo Majorettes nasce nel 1978, grazie alla visita del Complesso Bandistico Venzonese al comune di Piobesi Torinese. La presenza, nel comune Piemontese, di un gruppo di majorettes che accompagnava la banda locale, spinse il maestro Claudio Calderari e l’allora Presidente Giuseppe Valent, ad avviare questa iniziativa anche a Venzone. Erano proprio gli anni del dopo terremoto quando iniziarono le prime prove, fatte in gran segreto a Sottomonte nella stradina sopra il mulino in modo che la prima apparizione fosse una grande sorpresa per tutti. In quell’occasione alcune coraggiose ragazze “scandalizzarono” il nostro paese, indossando gonnelline corte e marciando a tempo di musica.
Da allora sono passati appunto ben 40 anni, e si sono susseguite tante ragazze con la stessa passione e determinazione. Per festeggiare degnamente questo im-portante anniversario, si è pensato dunque ad un evento a loro dedicato, che si è svolto nel pomeriggio di domenica 17 Giugno, nella cornice della nostra bellissima piazza di Venzone e che ha visto partecipare più di 80 ragazze, tra attuali ed ex majorettes.
Quest’ultime, nei mesi precedenti all’esibizione, si sono allenate con impegno e dedizione per far sì che l’uscita risultasse spettacolare, come poi è stato. Ogni generazione, divise per decenni, ha poi eseguito una marcia tipica dei loro anni, presentandosi consecutivamente come una linea temporale, dando prova che nonostante siano cambiati i tempi, quello che non si è mai modificato è l’impegno e la costante passione che ognuna di loro ha messo e mette tutt’ora in ogni singolo esercizio.
L’ultimo numero poi, On the road (che è stato proprio ben 40 anni fa) è stato eseguito come sorpresa finale da tutte le majorettes, formando un grande cer-chio in mezzo alla piazza; un’immagine che ha elettrizzato il numeroso pubblico presente che con entusiasmo ha applaudito a tutte le marcie ed alle esibizioni che il gruppo ha voluto regalare.


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IL GRUPPO MAJORETTE COMPIE 40 ANNI

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– Articolo tratto dal  Messaggero Veneto del 12 giugno 2018 –

VEMjt007NZONE – Il gruppo di majorette Venzone compie quarant’anni e domenica prossima sarà il protagonista di un evento che si svolgerà nel pomeriggio in piazza Municipio.
Un’iniziativa durante la quale si ricorderà questo importante anniversario. Il Gruppo locale delle majorette nacque nel 1978 e l’occasione fu una visita del Complesso Bandistico Venzonese al comune di Piobesi Torinese. La presenza, nel comune piemontese, di un gruppo di majorette che accompagnavano la banda locale fu lo spunto che spinse il complesso venzonese ad avviare l’iniziativa. Erano gli anni del dopo terremoto quando la gente stava ancora nelle baracche e il gruppo delle majorette fu una delle esperienze che aiutarono la comunità ad affrontare quei momenti difficili. Il Gruppo fu istituito per accompagnare con i movimenti delle sue componenti un complesso bandistico che aveva alle sue spalle una storia centenaria, visto che era nato intorno al 1877. Si trattava di arricchire una tradizione sentita in paese visto che le attuali majorette sono ben quaranta. Le più piccole hanno appena tre anni.
Non è poco per un paese che ha duemila abitanti: «In realtà – spiega Lorenzo Cracogna, presidente del Complesso Bandistico Venzonese – negli ultimi anni abbiamo lavorato affinché si formasse un gruppo di baby majorette. Il gruppo sai ritrova per fare le prove settimanalmente creando le coreografie per accompagnare la banda. Non c’è mai stato un maestro perché tutto viene trasmesso dalle majorette che hanno maggiore esperienza a quelle più giovani. È un gruppo che procede autonomamente».Rassegna-Venzone-2016-444
Di fatto, diventare majorette è molto semplice: è sufficiente un po’ di sacrificio e molta buona volontà, spiegano le componenti del gruppo. Chi è interessato può far loro visita nella palestra della scuola media: negli ultimi quarant’anni sono passate generazioni di donne nelle majorette venzonesi tant’è che domenica per festeggiare l’anniversario il gruppo si ritroverà alle 16 in piazza del municipio e con le 40 componenti si aggiungeranno altre 30 che vi avevano aderito in passato. Sarà uno scambio tra generazioni a cui tutti i venzonesi sono invitati, e insieme a loro anche i cittadini dei paesi limitrofi dai quali sono giunte altre majorette.

PIOBESI E VENZONE: UN’AMICIZIA DA QUARANT’ANNI

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Il Giornale della Musica

Dicembre 2017 – Edizione n° 69

Un conto alla rovescia iniziato circa due anni fa, dopo l’ultimo gemellaggio trascorso con il Complesso bandistico venzonese, a Piobesi, nel settembre 2015. Ma questa volta siamo stati noi di Piobesi, musici della Filarmonica piobesina e majorettes, con diversi accompagnatori, a dover partire per dirigerci verso il borgo più bello d’Italia, Venzone. Tutto questo per festeggiare i quarant’anni di gemellaggio tra le due bande ad inizio giugno. Siamo partiti la mattina di venerdì 2 giugno, pieni di entusiasmo, già consapevoli del fatto che ci saremmo divertiti tantissimo. Abbiamo fatto più tappe durante il viaggio e nell’ora di pranzo ci siamo fermati vicino a Peschiera del Garda dove molti hanno preferito mangiare al ristorante per riposarsi e stare al fresco, invece, noi majorettes, abbiamo deciso di mangiare panini per poter provare un po’ per il concerto che si sarebbe tenuto a Venzone. Poi, siamo ripartiti e nel tardo pomeriggio siamo arrivati nella terra friulana dove mi ha veramente colpito vedere quanta gente c’era ad accoglierci. Poi, la sistemazione negli alberghi o nelle case delle famiglie che hanno voluto ospitare noi piobesini. Aggiungo che, dopo due gemellaggi passati in albergo, ho deciso quest’anno di an-dare in famiglia e sono contentissima della mia scelta come tutti coloro che sono stati ospitati. Ci è stata riservata una grande accoglienza! Comunque, tornando al racconto del primo giorno, dopo aver cenato abbiamo passato una serata tutti insieme nel locale “Alle Mura”, a Venzone, dove si è esibito, per l’occasione, un gruppetto di cinque amici che noi piobesini abbiamo conosciuto grazie ai venzonesi nel mese di novembre, quando sono passati a Piobesi di ritorno da Ginevra.
Nonostante fosse stato divertente l’incontro di qualche mese fa, durante il gemellaggio mi sono divertita ancora di più conoscendo già le canzoni del gruppo potendole così canta-re a squarciagola. Il momento più serio è stato sabato mattina. Abbiamo sfilato sulle no-te dei musici dei due complessi bandistici, dalla Porta Nord fino in piazza del Comune dove, noi majorettes, abbiamo eseguito i nostri numeri, improvvisandone anche con le majorettes di Venzone. Non è stato per niente facile non provando mai tutte insieme, però divertente!! Dopo l’esibizione ci siamo diretti nella sala sopra la loggia dove ci è stata raccontata la storia di questi quarant’anni e di come è nato questo gemellaggio e, pensandoci, mi sembra impossibile che da un evento così drammatico sia nata una stupenda amicizia che dura ancora oggi. Sono intervenuti i presidenti delle due bande, dell’AVIS di Piobesi e AFDS di Venzone e poi si è stretto il gemellaggio tra le protezioni civili dei due paesi. Si sono scambiati vari regali, soprattutto quadri, che ritraggono immagini inerenti al paese o al gemellaggio. Noi della Filarmonica, insieme all’amministra-zione comunale di Piobesi, abbiamo portato in dono ai venzonesi una panchina, che ricorda questi quarant’anni di gemellaggio.
Atto molto importante e bello che ci farà ricordare questi tre giorni, è stato che ogni membro delle bande ha dovuto firmare due pergamene: una per Venzone e una per Piobesi. Insomma, una mattinata insolita che ha fatto capire, a chi non ha fondato il gemellaggio, la sua importanza. Momento che mi ha commosso tantissimo è stato una parte del discorso del sindaco venzonese, Fabio Di Bernardo. Ha detto che il legame che c’è tra i due paesi è qualcosa di vero e bello e lo si è notato l’anno scorso quando, alcuni di noi piobesini, sono andati a Venzone per il saluto ad Elisa. Ed io, essendo presente quel giorno e al gemellaggio, ho capito la vera amicizia che esiste tra i due paesi e noto che, piano piano, sta coinvolgendo sempre di più anche me. La mattinata si è terminata con la consueta sfilata e nel tardo pomeriggio noi della Filarmonica piobesina abbiamo tenuto un concerto, sperando che sia stato di gradimento al fantastico pubblico.
La giornata non poteva che concludersi con la partita di Champions League tra Juventus, nota squadra piemontese, e Real Madrid. Per questa occasione i nostri amici friulani hanno fatto proiettare la partita sotto la loggia. Tutto ciò è stato fantastico, peccato che non si sia conclusa a buon fine per i tifosi juventini; ma almeno, ci ricorderemo di aver visto la partita tutti insieme.
Il giorno seguente ci siamo ritrovati pronti per sfilare diretti al duomo di Venzo-ne dove si è celebrata la Santa messa alla quale abbiamo partecipato e, in segui-to, abbiamo pranzato tutti insieme nelle scuole. Purtroppo quel pranzo, tra una chiacchierata ed un’altra, è passato troppo velocemente e alle tre e mezza del pomeriggio siamo stati obbligati ad avviarci verso il pullman che ci avrebbe ripor-tati fino a Piobesi. Così sono iniziati i saluti tra Piobesini e Venzonesi con un po’ di tristezza e malinconia. La cosa che mi ha stupito è che tutti salutavano ma nessuno saliva sul pullman fino a quando l’autista, giustamente, ha suonato il clacson per dirci che era ora di andare. Allora siamo saliti e vi posso dire che per almeno la prima mezz’ora di viaggio un sacco di persone piangevano perché avrebbero voluto rimanere lì per qualche giorno ancora. Questo gemellaggio, anche se di breve durata, è stato bellissimo e mi è piaciuto ancora di più di quello di due anni fa perché, con il passare del tempo, leghi con persone nuove e capisci che siamo noi giovani che dobbiamo portare avanti tutto questo. Nonostante la di-stanza, nonostante le differenti età, nonostante tutto bisogna continuare a vedersi per non far morire tutto ciò che è stato creato di bello dai membri più “anziani” delle nostre bande. Perché questa è una vera amicizia!!

Marina Oddenino
Majorette della Filarmonica Piobesina


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Gorizia e Venzone ospitano per la prima volta la Rassegna Bandistica Regionale FVG

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RISVEGLIO MUSICALE
Rivista Ufficiale dell’Anbima
(Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome)

Edizione n° 3 – Maggio/Giugno 2017

Nonostante il tempo incerto e i capricci settembrini, la XXXVII Rassegna Bandistica Regionale Friuli Venezia Giulia, per la prima volta ospitata a Gorizia, si è svolta secondo il programma ed ha riscosso il successo auspicato: merito dei musicisti, protagonisti assoluti dell’importante evento, ma anche dell’organizzazione per la quale l’anbima regionale si avvalsa del contributo della Regione Autonoma, della Città di Gorizia, della Fondazione CaRiGo, e della collaborazione dell’associazione lagunari truppe anfibie e dell’associazione Arma aeronautica che hanno garantito un prezioso servizio d’ordine.
Metà dei gruppi si è ritrovata il 17 settembre (2016 n.d.r.) in piazza Sant’Antonio, per proseguire verso piazza Cavour e via Rastello, fino a piazza Vittoria; l’altra metà, invece, ha raggiunto la stessa piazza partendo dal Municipio e proseguendo per via Garibaldi, corso Verdi e via Roma.
Ad accogliere le due parate in piazza Vittoria un folto e festoso pubblico e un parterre di autorità fra cui il sindaco, Ettore Romoli, il consigliere regionale, Diego Moretti, e la rappresentante della Fondazione CaRiGo, Elisabetta Pontello. L’anbima è stata rappresentata dal presidente regionale Eugenio Boldarino, accompagnato dal vice Pasquale Moro, e dai presidenti Anbima province di Gorizia e Pordenone, Sergio Poian e Gino Vallerugo, componente del consiglio nazionale.
Boldarino ha ringraziato la città ospitante e l’amministrazione comunale per aver accolto l’importante manifestazione che, dopo 36 anni di presenza a Udine, quest’anno è stata divisa in due rassegne: quella di Gorizia, in occasione del centenario dell’annessione della città all’allora Regno d’Italia, e quella di Venzone nel quarantesimo anniversario del terremoto del Friuli. Quindici i gruppi bandistici che hanno sfilato a Gorizia, provenienti da Artegna, Lavariano, Bagnarola, Manzano, Colloredo di Prato, Prata di Pordenone, Pozzuolo del Friuli, Cividale, Ronchi dei Legionari, Bertiolo, Villesse, Turriaco, Cormons, Monfalcone e Castions di Strada. Il concerto finale in piazza Vittoria ha visto la partecipazione di più di 400 musicisti che tutti insieme hanno eseguito i brani ‘O surdato ‘nnamorato, Le campane di S. Giusto e Inno Nazionale.
La Rassegna Bandistica Regionale ha avuto una seconda giornata commemorativa cui ha fatto da cornice la città di Venzone. Qui sono giunte, l’8 ottobre (2016 n.d.r.), 12 bande (Complesso bandistico venzonese, Filarmonica di Vergnacco, Società filarmonica di Bagnarola, Corpo candistico N. Pastorutti di Manzano, Nuova banda di Carlino, Società filarmonica arteniese L. Mattiussi”, Rassegna1Banda cittadina di Buja, Filarmonica Madonna di Buja, Banda cittadina di Tricesimo, Corpo bandistico S. Cecilia di Pradamano, Banda musicale di Reana) che hanno sfilato in due distinte parate partite dalle porte d’ingresso alla cittadina per confluire in piazza Municipio accolte da scroscianti applausi.
Oltre all’assessore provinciale all’istruzione Beppino Govetto e alla consigliere comunale Daniela Pascolo in rappresentanza dell’amministrazione locale, hanno partecipato il presidente regionale Anbima Eugenio Boldarino e i presidenti provinciali Anbima Udine e Gorizia, rispettivamente Pasquale Moro e Sergio Poian.

 

La Banda di Venzone al “Fogolar Furlan” di Ginevra

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RISVEGLIO MUSICALE
Rivista Ufficiale dell’Anbima
(Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome)

Edizione n° 2 – Marzo/Aprile 2017

RMGinevra1Il Complesso Bandistico Venzonese è stato ospite, lo scorso novembre, del “Fogolar Furlan” di Ginevra. A molti è noto come il fenomeno dell’emigrazione abbia interessato, negli ultimi due secoli, il Friuli che ha visto intere generazioni lasciare la loro terra d’origine per cercare nei vari continenti un lavoro e un futuro migliore. Emigranti che non hanno mai dimenticato la loro terra natia: prova ne è che ovunque si sono stabiliti, hanno creato i “fogolars furlans” che ricordano i focolari domestici lasciati nei paesi d’origine. Sono associazioni che promuovono, in varie maniere e con diverse iniziative, momenti di aggregazione e di ritrovo per poter far rivivere un angolo di Friuli e la sua cultura.
La Banda di Venzone ha colto l’occasione per incontrare, nel viaggio d’andata e sulla strada del ritorno, altre due società filarmoniche piemontesi alle quali è legata da rapporti di amicizia: la filarmonica salassese, che ha accolto i musicisti friulani e il gruppo di majorettes, in una capiente sala polifunzionale per un concerto che si è concluso con una esecuzione d’insieme delle 2 bande. A Piobesi Torinese il complesso bandistico di Venzone ha incontrato e salutato i musicisti della società filarmonica piobesina con cui hanno stretto, nel lontano 1977, un gemellaggio che quest’anno compie 40 anni.
A Ginevra i venzonesi hanno potuto subito percepire l’accoglienza molto calorosa dei friulani residenti in Svizzera. Tanti di loro vivono e lavorano in quel Cantone da oltre 50 anni. In serata la banda ha tenuto un concerto che ha spaziato dalle classiche marce friulane ai brani di musica leggera accompagnati dalle frizzanti coreografie delle majorettes. E infine la cena conviviale con la partecipazione di oltre 200 persone.
Nello scambio di saluti il presidente del “Fogolar Furlan” di Ginevra, Giuseppe Chiarari, ha sottolineato che mantenere i legami con la terra d’origine consente ai friulani che vivono e lavorano fuori dall’Italia di non recidere le proprie radici e di conservare la propria identità friulana.RMGinevra2 Il presidente della banda, Lorenza Cracogna, ha ringraziato per la calorosa accoglienza ed ha donato ai conterranei di Ginevra un quadro raffigurante la città di Venzone. La piacevolissima trasferta in terra elvetica si conclusa l’indomani con una visita a Ginevra e il pranzo con gli amici del fogolar divenuto anche questo una piacevolissima occasione per rievocare ricordi e programmare futuri incontri.
Tanti sono stati i chilometri percorsi in pochi giorni, tante le ore di pullman ma questo viaggio sarà ricordato da tutti i musicanti e majorettes come un momento particolare della vita della banda.

 

FESTA DELLA MUSICA CON LA FANFARA DELLA BRIGATA JULIA

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- Articolo tratto dal  Messaggero Veneto del 18 settembre 2017 -

VENZONE – Gli alpini “musicanti” sono stati ospiti a Venzone per festeggiare insieme i 140 anni di storia del Complesso Bandistico Venzonese.
Il mal tempo non è riuscito a rovinare la festa ai venzonesi e così venerdì scorso hanno gremito la splendida sala consiliare del palazzo comunale di Venzone per il concerto della Fanfara della Brigata Alpina Julia.
La serata è stata organizzata e fortemente voluta dal presidente del consiglio direttivo del Corpo Bandistico di Venzone, Lorenzo Cracogna, con la collaborazione dell’amministrazione comunale.
A sottolineare il forte legame tra la città di Venzone e gli alpini della Julia, durante il suo intervento, il Sindaco di Venzone, Fabio Di Bernardo, ha detto: «Gli alpini dell’ottavo reggimento, che ha sede alla caserma Feruglio, non solo sono a Venzone, ma sono Venzone!».
Il concerto ha celebrato due importanti anniversari “bandistici”: i 50 anni della Fanfara della “Julia”, nata nel 1967, e soprattutto i 140 del Complesso Bandistico Venzonese nato nel 1877.
La Fanfara, diretta dal Primo Maresciallo Lorenzo Sebastianutto, ha spaziato dal repertorio tradizionale delle bande militari, alle marce sinfoniche, alle trascrizioni di canti popolari friulani, ai brani jazz e blues, per concludere con l’inno degli Alpini e l’inno d’Italia.
È stata apprezzata l’alta qualità d’assieme espressa dalla Fanfara e soprattutto le virtù concertistiche dei tre “alpini” che si sono messi in luce come solisti, proponendo al pubblico interpretazioni di assoluto livello: il Sergente Flavio Mercorillo al clarinetto, il Caporal Maggiore Capo Scelto Ciro Vacanti allo xilofono e il Caporal Maggiore Federico Bellissimo al flicorno soprano.
I festeggiamenti per il 140° anniversario di fondazione del Complesso Bandistico Venzonese, diretto dal Maestro Alberto Zamolo, si terranno il 22 novembre, in occasione di Santa Cecilia, martire cristiana divenuta patrona della musica, di strumentisti e cantanti.

LA FANFARA DELLA JULIA CELEBRA I 50 ANNI NEL CUORE DI VENZONE

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- Articolo tratto dal  Messaggero Veneto del 15 settembre 2017 -

L’amministrazione comunale di Venzone ospiterà la Fanfara della Brigata Alpina Julia in un concerto celebrativo dei 50 anni di storia.

16-13_Anni50_1200VENZONE- Oggi, venerdì 15 settembre,  l’amministrazione comunale di Venzone ospiterà la Fanfara della Brigata Alpina Julia in un concerto celebrativo dei 50 anni di storia: mezzo secolo di successi di uno dei complessi musicali più conosciuti dell’Esercito Italiano.
La Fanfara si è costituita nel 1967 dalle disciolte bande reggimentali del 3° artiglieria da montagna e dell’8° alpini, reggimento friulano della brigata Julia, che ha sede proprio a Venzone, alla caserma Feruglio.
La splendida località medievale, recentemente eletta più bel borgo d’Italia per il 2017, fu sede proprio del primo concerto della storia della Fanfara, dopo aver preso parte alla prima cerimonia, ricordiamo, nell’agosto ‘67 a Monfalcone, per il varo del sommergibile Bagnolini. A Venzone oggi non mancherà un sentito e commosso ricordo della seconda e terribile scossa del terremoto che già a maggio del ‘76 aveva in gran parte fatto crollare la parte storica del borgo.
La Fanfara della Julia in questi dieci lustri ha ottenuto successi sempre e ovunque, in Italia e all’estero, raggiungendo un livello musicale altissimo. I componenti della Fanfara sono originari di tutte le regioni d’Italia e quasi tutti laureati nei maggiori conservatori statali. Sin dal 2005, anno in cui è stato sospeso il servizio di leva obbligatoria, i “musicanti” alpini della Fanfara sono dei graduati in servizio volontario di uno o quattro anni, o in servizio permanente effettivo.
Dal 2012 il ruolo di direttore è ricoperto dal 1° maresciallo Lorenzo Sebastianutto, friulano, laureato in tromba che con una profonda passione ha saputo creare una compagine musicale poliedrica: precisa e formale nell’esecuzione del repertorio “obbligato”, tipico delle bande militari, la Fanfara della Julia è in grado di trasformarsi in una vera Band interpretando pezzi blues e jazz in maniera impeccabile. La Big Band Julia si è recentemente costituita a testimonianza dell’evoluzione musicale avuta in questi ultimi anni e dopo il successo del concerto tenuto al castello di Udine lo scorso 22 luglio, si esibirà anche a Venzone.
Gioverà sapere che la città di Venzone ha dato tanto alla musica militare: la Banda dell’Esercito ha avuto effettivo per quarant’anni, come primo flauto, il cavaliere Antonino Calderari: adesso in pensione, da qualche anno è ritornato nella sua località d’origine. Parlando ancora di musica e di bande, a Venzone ha sede il Corpo Bandistico Venzonese, nato nel 1877 che quest’anno celebra i 140 anni di storia.
Come succede spesso, anche oggi la Fanfara avrà due appuntamenti: oltre al concerto serale a Venzone, la mattina, infatti, prenderà parte alla cerimonia di cambio del comandante del Reparto Comando e Supporti Tattici Julia, reparto del quale la Fanfara è effettiva. A Udine con inizio alle 10:30, alla presenza del 43° comandante della Julia, Generale Paolo Fabbri, alla caserma Spaccamela, il Tenente Colonnello Sergio Calderari (di Venzone) cederà il comando al pari grado Gabriele Malorgio.
Il Reparto Comando e Supporti Tattici della Julia è l’assetto tecnico-tattico-logistico a sostegno del comando Brigata, ma non solo: per esempio in occasione delle grandi esercitazioni delle Truppe Alpine organizzate dalla Julia sia in Italia che all’estero, anche con la partecipazione dei colleghi sloveni ed ungheresi della Multinational Land Force (Mlf), i ragazzi e le ragazze della Spaccamela sono i responsabili della preparazione di tutte le strutture campali e in pochissimi giorni hanno la capacità di allestire accampamenti completi di ogni servizio (alloggi, servizi igienici, cucine, mense, tende comando, linee telefoniche e internet, collegamenti satellitari) in grado di ospitare centinaia di militari.
L’appuntamento è quindi per oggi alle 20.30 alla Loggia del municipio di Venzone: ci sarà il concerto per i 50 anni di storia della Fanfara della Brigata Alpina Julia.

La Banda Giovanile Regionale ANBIMA FVG

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RISVEGLIO MUSICALE
Rivista Ufficiale dell’Anbima
(Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome)

Edizione n° 1 – Gennaio/Febbraio 2017

La Banda Giovanile Regionale ANBIMA FVG in concerto per il 40° anniversario del terremoto.

Dal 21 al 27 agosto, nella suggestiva cornice della località Piani di Luzza (UD) si è svolto l’XI campus “Musica Insieme”: un progetto didattico che ha saputo attirare l’attenzione della più importante rivista musicale italiana, Amadeus – Il mensile della grande musica, che nell’edizione speciale per il n° 300 del periodico, ha dedicato alla Banda Giovanile Regionale ANBIMA FVG questa frase: “Abbiamo voluto chiudere il nostro CD con un segno di speranza per il futuro affidando l’ultima “parola” ai giovanissimi della Banda Giovanile ANBIMA Friuli Venezia Giulia […] nella mai sopita speranza che si dia finalmente alla musica il posto che le compete nella scuola e nella società”.
bandaGiovanile01Nata nel 2006 dalla lungimirante iniziativa del Maestro Marco Somadossi, e sostenuta con determinazione e convinzione dall’ANBIMA FVG, questa formazione ha negli anni centrato sempre di più l’attenzione sulla capacità di suonare insieme, diventando una sorta di laboratorio musicale in cui il singolo si confronta, prova, si misura con l’altro, mette in comune le capacità individuali per raccogliere un entusiasmante risultato di gruppo. Il percorso della Banda Giovanile Regionale ANBIMA FVG si è distinto fin dal suo inizio per essersi spinto oltre il consueto, intraprendendo collaborazioni e attività spesso precluse a questo genere di formazione. Riecheggiano ancora nell’aria il concerto tenutosi il 28 dicembre 2008 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, in cui la banda ha affiancato la voce unica dell’artista Antonella Ruggiero; quello del 31 agosto 2014 presso la Casa dello Spettacolo di Venezia in occasione della 71a Mostra del Cinema; e quello del 5 settembre 2015 presso il Sacrario Militare di Redipuglia, in occasione del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale.
Quest’anno, al termine del campus, presso la Fortezza di Osoppo (UD) è andato in scena l’ultimo progetto di questa formazione: Ce Biele Lune, un concerto che in occasione del quarantesimo anniversario del terremoto del Friuli, ha voluto sottolineare il valore del saper dare e del saper ricevere, rileggendo la tragedia attraverso un’interpretazione che è andata a contestualizzare il significato dell’aiuto nella realtà odierna. Lo spettacolo ha descritto un percorso musicale e narrativo che ha portato pubblico e musicisti a una riflessione condivisa su ciò che la tragedia del terremoto del ’76 ha rappresentato per il Friuli: momenti in cui attraverso le comunità, le associazioni e le singole persone, si è sperimentata e vissuta la solidarietà diretta. Da allora la gente friulana ha portato avanti quotidianamente il suo ringraziamento con attività di aiuto, dono e volontariato fondamentali a livello sociale.
«In collaborazione con Dino Persello – ha commentato il M° Somadossi, direttore artistico della Banda Giovanile Regionale ANBIMA FVG – ho voluto costruire un percorso in cui la musica fosse parte integrante dello spettacolo, ora accompagnando, ora contrastando la narrazione, ora affiancando, ora sostituendo lo svolgersi del racconto stesso. Ho voluto un repertorio che assumesse un ruolo di coprotagonista dell’evento, attingendo a quello contemporaneo per banda (Colgrass, Pettinati, Waignein, Bryant) e alla musica da camera, non tralasciando però una trascrizione da una colonna sonora di Ennio Morricone e la versione orchestrale della stupenda Ce biele lune di Giovanni Battista Marzuttini in un arrangiamento del musicista friulano Paolo Frizzarin». L’attore Dino Persello ha impreziosito la serata con la lettura di poesie tratte dal libro “Friuli ‘76” di Domenico Otmar Muzzolini, di pensieri di David Maria Turoldo e Pier Paolo Pasolini e con una sua riflessione intitolata “La speranza nelle radici”.
bandaGiovanile02Il concerto è stato preparato durante la settimana di Campus grazie al lavoro di un team di dieci insegnanti di sezione, sotto il coordinamento del direttore artistico Somadossi. I 120 giovani musicisti hanno ricevuto la visita del presidente nazionale Anbima Gianpaolo Lazzeri che ha ringraziato Anbima FVG per l’organizzazione di una così importante iniziativa culturale.
I ragazzi hanno suonato sia in un’unica grande formazione che in due gruppi distinti e, assieme a un duo di clarinetti e ad un flauto solista, hanno occupato diverse posizioni nell’ampio spazio antistante la Fortezza, conferendo allo spettacolo un’inedita dimensione scenica, molto apprezzata dal pubblico.
Il concerto ha poi acquisito un valore simbolico ed emozionale ancor più forte in quanto si è svolto nei giorni immediatamente successivi al sisma che ha sconvolto il Centro Italia. Il Maestro Somadossi ha così descritto il “travaglio interiore” nella preparazione di questo spettacolo dopo le tragiche notizie che giungevano dai luoghi terremotati: «E’ questo il momento del silenzio? E’ questo il momento dove anche tutte le nostre idee, convinzioni dovrebbero trovare quel giusto momento di riflessione nel silenzio? È stato un travaglio che ho percepito chiaramente in tutti i miei collaboratori artistici, tecnici e, soprattutto, nei miei giovani-grandi musicisti: un dolore che si è trasformato giorno dopo giorno in una consapevolezza che anche il “nostro silenzio” doveva trovar spazio, si doveva far sentire. Il nostro modo di contribuire, aiutare chi ha bisogno con quello che sappiamo far meglio. Questa sera -ha concluso- saremo alla fortezza di Osoppo con le nostre intelligenze, con le nostre voci; vi aspetto, vi aspettiamo per condividere il nostro “silenzio” ».
Una riflessione che ben riassume ciò che Ce Biele Lune è stato: un momento di ricordo, rispetto e ringraziamento.

Cesare Brutto

 

IL CALORE DEL FOGOLAR FURLAN A GINEVRA,… E NON SOLO !!!

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Il Giornale della Musica

Dicembre 2016 – Edizione n° 68

Molto probabilmente per i partecipanti alla gita a Rivarolo/Ginevra/Piobesi il ritornello “Simonettaa Simonettaa” rappresenta la colonna sonora del viaggio che il Complesso Bandistico e le Majorettes hanno fatto nei giorni 11/14 novembre scorso avente destinazione finale Ginevra ed il clima di sincera amicizia ed allegria che ha contraddistinto questa breve ma intensa avventura.
Su invito del Fogolar Furlan della capitale dell’omonimo cantone della Svizzera siamo partiti la mattina di venerdì pieni di entusiasmo. Per l’occasione, un gruppetto di cinque amici (Francesco Patat al basso, Cornelio Bellina alla tastiera e fisarmonica, il cantante Maurizio Scarsini, Claudio Intilia alla fisarmonica ed il nostro Fabio Forabosco alla batteria), che da poco avevano iniziato a far prove assieme (tanto da non aver ancora dato un nome alla band), ci ha accompagnati con la loro allegria e risate alla volta della prima tappa: Rivarolo (Piemonte).
Giunti a metà pomeriggio, dopo una pausa rifocillante, ci siamo subito preparati per la prima uscita che ci ha visti protagonisti nell’esibizione svoltasi nell’auditorium della vicina Salassa (TO): concertino che si è concluso con l’esecuzione di alcune marce svolte all’unisono dai due complessi bandistici e con l’applauditissima coreografia delle nostre sempre belle e brave Majorettes. Abbiamo così colto l’occasione per suggellare un’amicizia nata in occasione della visita che la Banda di Salassa aveva fatto l’anno precedente alla nostra cittadina Venzonese.

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Il mattino dopo siamo nuovamente saliti in corriera – leitmotiv della quattro giorni – alla volta di Ginevra. Dopo un viaggio a dir poco travagliato siamo arrivati nella cittadina Svizzera con alcune ore di ritardo sulla tabella di marcia e, in poco tempo, abbiamo dovuto prepararci per il concertone che si sarebbe tenuto presso il vicino Fogolar Furlan. L’accoglienza è stata subito molto calorosa e ha mitigato ogni stanchezza e malumore creati dal lungo viaggio. L’esibizione si è svolta in un clima di festa ed amicizia ed ha visto l’esecuzione delle classiche marce friulane intervallate da pezzi di musica leggera italiana: il tutto accompagnato dalle frizzanti scenografie create per l’occasione dalle Majorettes e Majorettine che hanno strappato scroscianti e sentiti applausi.
Al termine della nostra esibizione sono saliti sul palco i nostri “cinque ragazzacci scatenati” che hanno dato il via ad un apprezzatissimo show: sulle note delle più conosciute e classiche musiche degli anni 60/70 italiane non hanno potuto esimersi dal ballare fino a tarda notte persino i distinti vecchietti presenti al Fogolar per la festa.

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Dopo una meritata notte di riposo abbiamo visitato la città di Ginevra che colpisce per la sua doppia natura: il visitatore può infatti perdersi allo stesso tempo tra la moltitudine di gente degli hotel, delle banche e dei negozi più importanti dal punto di vista commerciale ed istituzionale ma anche trovare rifugio tra i tranquilli anfratti della parte storica, e fare lunghe rilassanti passeggiate lungo il lago che la bagna.
Terminato un abbondante pasto, salutato e ringraziato per l’ospitalità dataci dal Fogolar Furlan di Ginevra siamo ripartiti per l’ultima tappa del nostro viaggio: finalmente dai nostri amici di Piobesi Torinese. Arrivati nel tardo pomeriggio e dopo un “giro” di saluti, baci e abbracci abbiamo consumato la cena tutti assieme, chi in famiglia chi presso l’ “Albergo Stazione”. Liberi da impegni musicali è stata una piacevole occasione per trascorrere assieme un momento in tranquillità ed amicizia, per rievocare piacevoli ricordi e programmare i futuri incontri.
La serata è stata allietata da un’ultima esibizione del nostro quintetto che ci ha visti cantare a squarciagola le più belle canzoni italiane assieme a loro.

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La mattina, tutti stanchi ed assonnati ma estremamente felici, salutati i nostri amici piobesini siamo nuovamente ripartiti per far ritorno a Venzone dove siamo arrivati in serata.
Tanti sono stati i chilometri percorsi in pochi giorni e le ore trascorse in corriera ma è stato uno di quei viaggi che ogni musicante e majorettes ricorderà per sempre e che racconterà con passione ed entusiasmo ad ogni occasione che emergerà un ricordo, un aneddoto, o sentirà le note di una delle canzoni che hanno allietato le nostre serate. Dulcis in fundo un sentito ringraziamento a Francesco, Cornelio, Maurizio, Claudio e Fabio che ci hanno accompagnati in questo viaggio ed un grazie alla musica che ci ha regalato una nuova sincera amicizia.

Igor Cigliani


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Ferragosto 2016

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Articolo tratto da:

RISVEGLIO MUSICALE
Rivista Ufficiale dell’Anbima
(Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome)

Edizione n° 6 – Novembre/Dicembre 2016

Il “Concerto d’Estate” nel ricordo di Elisa e del 40° anniversario del terremoto in Friuli.

Il Concerto d’Estate è un appuntamento tradizionale del Complesso Bandistico Venzonese (UD). In questa occasione vengono proposte tutte le novità musicali e la trecentesca Piazza Municipio della cittadella medievale (Venzone è monumento nazionale dal 1965 e dal 2015 è inserito nel gruppo “uno dei borghi più belli d’Italia”) fa da splendida cornice all’esecuzione della Banda e delle Majorettes.
L’appuntamento del 15 agosto affonda le sue radici all’inizio del secolo scorso ed è diventato incontro fisso ed irrinunciabile dagli anni 50 del novecento. Venzone è stata, nel corso del 1800 e 1900, terra di forte emigrazione e registrava – nel periodo estivo – il ritorno di tanti concittadini che lavoravano il Belgio, Francia, Germania, Svizzera; quale migliore occasione trovarsi tutti in piazza ad ascoltare la Banda e cambiarsi i saluti e le proprie
esperienze di lavoro all’estero?
Col passare del tempo (dagli anni 70 in poi) il fenomeno dell’emigrazione si è di molto ridotto ma, la sera del 15 agosto, gli spettatori sono sempre molto numerosi tanto che il Concerto della Banda è diventato uno dei principali appuntamenti dell’estate venzonese.
Il Concerto d’Estate di quest’anno, diretto dal M° Stefano Zamolo, ha avuto però, come ha ben sottolineato il Presidente della Banda Lorenzo Cracogna all’inizio della manifestazione, particolari connotati storici e simbolici. È stato, infatti, ricordato il 40° anniversario del terremoto in Friuli e la scomparsa della nostra Majorette Elisa Valent nel tragico incidente di Barcellona dove si sono frantumati i sogni della gioventù di ben 13 ragazze che frequentavano l’Erasmus in Spagna.
Per la parte riguardante il 40° anniversario del terremoto sono stati proposti due brani particolarmente significativi: la “Sinfonia per Venzone” composta dal venzonese Claudio Calderari (direttore della banda per oltre 30 anni) nel 1987 quando la ricostruzione della cittadella si stava ultimando in cui si immagina un’ideale passeggiata per le vie di Venzone dove la musica ed i ricordi della ricostruzione si fondono per ammirare il positivo esito dell’opera di rinascita del paese – la sinfonia si è classificata al terzo posto al concorso nazionale di composizione di Lettomanopello – e a seguire il brano “Fuarce Friûl” (Forza Friuli) composto nel 1976 da Dario Zampa (testo) e musicato da Giuseppe Sormani (Venzonese e direttore della Banda negli anni 60). Particolarmente toccanti la strofe di questa canzone che, pur nella consapevolezza della catastrofe del terremoto, invitava tutti ad un impegno comune per la rinascita.
Alla fine del concerto è stata ricordata Elisa con l’esecuzione di un brano che la sfortunata Majorettes amava particolarmente. Sulla piazza, accanto alle altre majorettes che facevano da cornice, è stata posta una splendida foto di Elisa sorridente e spensierata. Il silenzio “assordante” degli spettatori si è liberato, alla fine del brano, in un prolungato applauso che simbolicamente ha abbracciato i genitori di Elisa e quanti hanno voluto bene a questa giovane ragazza.
Una serata particolare che rimarrà a lungo nei ricordi dei tanti venzonesi che seguono con particolare calore le esecuzioni del Complesso Bandistico e della Majorettes.

Moira Cussigh