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40° ANNIVERSARIO DELLE MAJORETTES

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Il Giornale della Musica

Settembre 2018 – Edizione n° 70

Domenica 17 luglio 2018, si è festeggiato il 40° anniversario della fondazione del Gruppo Majorettes del nostro Complesso Bandistico. Sembrava ieri, ma già ormai tanti anni son passati dalle prime esibizioni di quelle ragazze vestite di rosso.
Ma facciamo un passo indietro . . . Il gruppo Majorettes nasce nel 1978, grazie alla visita del Complesso Bandistico Venzonese al comune di Piobesi Torinese. La presenza, nel comune Piemontese, di un gruppo di majorettes che accompagnava la banda locale, spinse il maestro Claudio Calderari e l’allora Presidente Giuseppe Valent, ad avviare questa iniziativa anche a Venzone. Erano proprio gli anni del dopo terremoto quando iniziarono le prime prove, fatte in gran segreto a Sottomonte nella stradina sopra il mulino in modo che la prima apparizione fosse una grande sorpresa per tutti. In quell’occasione alcune coraggiose ragazze “scandalizzarono” il nostro paese, indossando gonnelline corte e marciando a tempo di musica.
Da allora sono passati appunto ben 40 anni, e si sono susseguite tante ragazze con la stessa passione e determinazione. Per festeggiare degnamente questo im-portante anniversario, si è pensato dunque ad un evento a loro dedicato, che si è svolto nel pomeriggio di domenica 17 Giugno, nella cornice della nostra bellissima piazza di Venzone e che ha visto partecipare più di 80 ragazze, tra attuali ed ex majorettes.
Quest’ultime, nei mesi precedenti all’esibizione, si sono allenate con impegno e dedizione per far sì che l’uscita risultasse spettacolare, come poi è stato. Ogni generazione, divise per decenni, ha poi eseguito una marcia tipica dei loro anni, presentandosi consecutivamente come una linea temporale, dando prova che nonostante siano cambiati i tempi, quello che non si è mai modificato è l’impegno e la costante passione che ognuna di loro ha messo e mette tutt’ora in ogni singolo esercizio.
L’ultimo numero poi, On the road (che è stato proprio ben 40 anni fa) è stato eseguito come sorpresa finale da tutte le majorettes, formando un grande cer-chio in mezzo alla piazza; un’immagine che ha elettrizzato il numeroso pubblico presente che con entusiasmo ha applaudito a tutte le marcie ed alle esibizioni che il gruppo ha voluto regalare.


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PIOBESI E VENZONE: UN’AMICIZIA DA QUARANT’ANNI

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Il Giornale della Musica

Dicembre 2017 – Edizione n° 69

Un conto alla rovescia iniziato circa due anni fa, dopo l’ultimo gemellaggio trascorso con il Complesso bandistico venzonese, a Piobesi, nel settembre 2015. Ma questa volta siamo stati noi di Piobesi, musici della Filarmonica piobesina e majorettes, con diversi accompagnatori, a dover partire per dirigerci verso il borgo più bello d’Italia, Venzone. Tutto questo per festeggiare i quarant’anni di gemellaggio tra le due bande ad inizio giugno. Siamo partiti la mattina di venerdì 2 giugno, pieni di entusiasmo, già consapevoli del fatto che ci saremmo divertiti tantissimo. Abbiamo fatto più tappe durante il viaggio e nell’ora di pranzo ci siamo fermati vicino a Peschiera del Garda dove molti hanno preferito mangiare al ristorante per riposarsi e stare al fresco, invece, noi majorettes, abbiamo deciso di mangiare panini per poter provare un po’ per il concerto che si sarebbe tenuto a Venzone. Poi, siamo ripartiti e nel tardo pomeriggio siamo arrivati nella terra friulana dove mi ha veramente colpito vedere quanta gente c’era ad accoglierci. Poi, la sistemazione negli alberghi o nelle case delle famiglie che hanno voluto ospitare noi piobesini. Aggiungo che, dopo due gemellaggi passati in albergo, ho deciso quest’anno di an-dare in famiglia e sono contentissima della mia scelta come tutti coloro che sono stati ospitati. Ci è stata riservata una grande accoglienza! Comunque, tornando al racconto del primo giorno, dopo aver cenato abbiamo passato una serata tutti insieme nel locale “Alle Mura”, a Venzone, dove si è esibito, per l’occasione, un gruppetto di cinque amici che noi piobesini abbiamo conosciuto grazie ai venzonesi nel mese di novembre, quando sono passati a Piobesi di ritorno da Ginevra.
Nonostante fosse stato divertente l’incontro di qualche mese fa, durante il gemellaggio mi sono divertita ancora di più conoscendo già le canzoni del gruppo potendole così canta-re a squarciagola. Il momento più serio è stato sabato mattina. Abbiamo sfilato sulle no-te dei musici dei due complessi bandistici, dalla Porta Nord fino in piazza del Comune dove, noi majorettes, abbiamo eseguito i nostri numeri, improvvisandone anche con le majorettes di Venzone. Non è stato per niente facile non provando mai tutte insieme, però divertente!! Dopo l’esibizione ci siamo diretti nella sala sopra la loggia dove ci è stata raccontata la storia di questi quarant’anni e di come è nato questo gemellaggio e, pensandoci, mi sembra impossibile che da un evento così drammatico sia nata una stupenda amicizia che dura ancora oggi. Sono intervenuti i presidenti delle due bande, dell’AVIS di Piobesi e AFDS di Venzone e poi si è stretto il gemellaggio tra le protezioni civili dei due paesi. Si sono scambiati vari regali, soprattutto quadri, che ritraggono immagini inerenti al paese o al gemellaggio. Noi della Filarmonica, insieme all’amministra-zione comunale di Piobesi, abbiamo portato in dono ai venzonesi una panchina, che ricorda questi quarant’anni di gemellaggio.
Atto molto importante e bello che ci farà ricordare questi tre giorni, è stato che ogni membro delle bande ha dovuto firmare due pergamene: una per Venzone e una per Piobesi. Insomma, una mattinata insolita che ha fatto capire, a chi non ha fondato il gemellaggio, la sua importanza. Momento che mi ha commosso tantissimo è stato una parte del discorso del sindaco venzonese, Fabio Di Bernardo. Ha detto che il legame che c’è tra i due paesi è qualcosa di vero e bello e lo si è notato l’anno scorso quando, alcuni di noi piobesini, sono andati a Venzone per il saluto ad Elisa. Ed io, essendo presente quel giorno e al gemellaggio, ho capito la vera amicizia che esiste tra i due paesi e noto che, piano piano, sta coinvolgendo sempre di più anche me. La mattinata si è terminata con la consueta sfilata e nel tardo pomeriggio noi della Filarmonica piobesina abbiamo tenuto un concerto, sperando che sia stato di gradimento al fantastico pubblico.
La giornata non poteva che concludersi con la partita di Champions League tra Juventus, nota squadra piemontese, e Real Madrid. Per questa occasione i nostri amici friulani hanno fatto proiettare la partita sotto la loggia. Tutto ciò è stato fantastico, peccato che non si sia conclusa a buon fine per i tifosi juventini; ma almeno, ci ricorderemo di aver visto la partita tutti insieme.
Il giorno seguente ci siamo ritrovati pronti per sfilare diretti al duomo di Venzo-ne dove si è celebrata la Santa messa alla quale abbiamo partecipato e, in segui-to, abbiamo pranzato tutti insieme nelle scuole. Purtroppo quel pranzo, tra una chiacchierata ed un’altra, è passato troppo velocemente e alle tre e mezza del pomeriggio siamo stati obbligati ad avviarci verso il pullman che ci avrebbe ripor-tati fino a Piobesi. Così sono iniziati i saluti tra Piobesini e Venzonesi con un po’ di tristezza e malinconia. La cosa che mi ha stupito è che tutti salutavano ma nessuno saliva sul pullman fino a quando l’autista, giustamente, ha suonato il clacson per dirci che era ora di andare. Allora siamo saliti e vi posso dire che per almeno la prima mezz’ora di viaggio un sacco di persone piangevano perché avrebbero voluto rimanere lì per qualche giorno ancora. Questo gemellaggio, anche se di breve durata, è stato bellissimo e mi è piaciuto ancora di più di quello di due anni fa perché, con il passare del tempo, leghi con persone nuove e capisci che siamo noi giovani che dobbiamo portare avanti tutto questo. Nonostante la di-stanza, nonostante le differenti età, nonostante tutto bisogna continuare a vedersi per non far morire tutto ciò che è stato creato di bello dai membri più “anziani” delle nostre bande. Perché questa è una vera amicizia!!

Marina Oddenino
Majorette della Filarmonica Piobesina


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IL CALORE DEL FOGOLAR FURLAN A GINEVRA,… E NON SOLO !!!

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Il Giornale della Musica

Dicembre 2016 – Edizione n° 68

Molto probabilmente per i partecipanti alla gita a Rivarolo/Ginevra/Piobesi il ritornello “Simonettaa Simonettaa” rappresenta la colonna sonora del viaggio che il Complesso Bandistico e le Majorettes hanno fatto nei giorni 11/14 novembre scorso avente destinazione finale Ginevra ed il clima di sincera amicizia ed allegria che ha contraddistinto questa breve ma intensa avventura.
Su invito del Fogolar Furlan della capitale dell’omonimo cantone della Svizzera siamo partiti la mattina di venerdì pieni di entusiasmo. Per l’occasione, un gruppetto di cinque amici (Francesco Patat al basso, Cornelio Bellina alla tastiera e fisarmonica, il cantante Maurizio Scarsini, Claudio Intilia alla fisarmonica ed il nostro Fabio Forabosco alla batteria), che da poco avevano iniziato a far prove assieme (tanto da non aver ancora dato un nome alla band), ci ha accompagnati con la loro allegria e risate alla volta della prima tappa: Rivarolo (Piemonte).
Giunti a metà pomeriggio, dopo una pausa rifocillante, ci siamo subito preparati per la prima uscita che ci ha visti protagonisti nell’esibizione svoltasi nell’auditorium della vicina Salassa (TO): concertino che si è concluso con l’esecuzione di alcune marce svolte all’unisono dai due complessi bandistici e con l’applauditissima coreografia delle nostre sempre belle e brave Majorettes. Abbiamo così colto l’occasione per suggellare un’amicizia nata in occasione della visita che la Banda di Salassa aveva fatto l’anno precedente alla nostra cittadina Venzonese.

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Il mattino dopo siamo nuovamente saliti in corriera – leitmotiv della quattro giorni – alla volta di Ginevra. Dopo un viaggio a dir poco travagliato siamo arrivati nella cittadina Svizzera con alcune ore di ritardo sulla tabella di marcia e, in poco tempo, abbiamo dovuto prepararci per il concertone che si sarebbe tenuto presso il vicino Fogolar Furlan. L’accoglienza è stata subito molto calorosa e ha mitigato ogni stanchezza e malumore creati dal lungo viaggio. L’esibizione si è svolta in un clima di festa ed amicizia ed ha visto l’esecuzione delle classiche marce friulane intervallate da pezzi di musica leggera italiana: il tutto accompagnato dalle frizzanti scenografie create per l’occasione dalle Majorettes e Majorettine che hanno strappato scroscianti e sentiti applausi.
Al termine della nostra esibizione sono saliti sul palco i nostri “cinque ragazzacci scatenati” che hanno dato il via ad un apprezzatissimo show: sulle note delle più conosciute e classiche musiche degli anni 60/70 italiane non hanno potuto esimersi dal ballare fino a tarda notte persino i distinti vecchietti presenti al Fogolar per la festa.

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Dopo una meritata notte di riposo abbiamo visitato la città di Ginevra che colpisce per la sua doppia natura: il visitatore può infatti perdersi allo stesso tempo tra la moltitudine di gente degli hotel, delle banche e dei negozi più importanti dal punto di vista commerciale ed istituzionale ma anche trovare rifugio tra i tranquilli anfratti della parte storica, e fare lunghe rilassanti passeggiate lungo il lago che la bagna.
Terminato un abbondante pasto, salutato e ringraziato per l’ospitalità dataci dal Fogolar Furlan di Ginevra siamo ripartiti per l’ultima tappa del nostro viaggio: finalmente dai nostri amici di Piobesi Torinese. Arrivati nel tardo pomeriggio e dopo un “giro” di saluti, baci e abbracci abbiamo consumato la cena tutti assieme, chi in famiglia chi presso l’ “Albergo Stazione”. Liberi da impegni musicali è stata una piacevole occasione per trascorrere assieme un momento in tranquillità ed amicizia, per rievocare piacevoli ricordi e programmare i futuri incontri.
La serata è stata allietata da un’ultima esibizione del nostro quintetto che ci ha visti cantare a squarciagola le più belle canzoni italiane assieme a loro.

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La mattina, tutti stanchi ed assonnati ma estremamente felici, salutati i nostri amici piobesini siamo nuovamente ripartiti per far ritorno a Venzone dove siamo arrivati in serata.
Tanti sono stati i chilometri percorsi in pochi giorni e le ore trascorse in corriera ma è stato uno di quei viaggi che ogni musicante e majorettes ricorderà per sempre e che racconterà con passione ed entusiasmo ad ogni occasione che emergerà un ricordo, un aneddoto, o sentirà le note di una delle canzoni che hanno allietato le nostre serate. Dulcis in fundo un sentito ringraziamento a Francesco, Cornelio, Maurizio, Claudio e Fabio che ci hanno accompagnati in questo viaggio ed un grazie alla musica che ci ha regalato una nuova sincera amicizia.

Igor Cigliani


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POLVERE DI STELLE E GOCCE DI PIOGGIA: FERRAGOSTO 2015

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Il Giornale della Musica

Dicembre 2015 – Edizione n° 67

Il saggio per l’allievo, la recita di fine anno, la finale tanto attesa per il giocatore: ferragosto per il Complesso Bandistico Venzonese ed il gruppo delle Majorettes rappresenta uno dei momenti più importanti dell’anno, per la riuscita del quale inizi a prepararti mesi prima e la tensione e l’emozione aumentano proporzionalmente all’avvicinarsi del fatidico giorno. Quest’anno il concerto, causa le bizze del tempo, si è svolto all’interno della Loggia del Municipio ed è stato aperto dalla coreografia preparata dalle nostre Majorettes sulle note della marcia “Monviso”, diretta dal maestro Stefano Zamolo. Le Majorettes rappresentano il fiore all’occhiello della nostra Banda e, proprio per l’esibizione di Ferragosto, hanno l’opportunità di far vedere il grande lavoro che c’è dietro la preparazione di ogni singolo numero e di presentare al pubblico l’organico al gran completo. Possiamo infatti vantare di avere ben tre gruppi di Majorettes: le c.d. “grandi” e le “medie” che insieme contano 13 ragazze e sono capitanate dalle mazziere Barbara Fisichella e Maila Bozzo, ed il gruppo delle “piccole” che, dopo il debutto dell’anno scorso proprio in occasione del concertone di Ferragosto, hanno raggiunto la bellezza di 24 bimbe e sono guidate con maestria e pazienza dalla nostra Maila.
Pagina3ArticoloIl concerto ha visto il susseguirsi dell’esecuzione di brani classici del repertorio della Banda come “Abba Mix” (insieme dei maggiori successi dell’omonimo gruppo scandinavo), “California Dreamin’” (brano di grande successo degli anni 60-70 soprattutto nella versione cantata da i “The Mamas & The Papas”) e di nuovi pezzi quali “Sinfonia per un addio” (brano coinvolgente ed accattivante che unisce tratti melodici a tratti di spiccata vivacità che ben rappresentano lo stato s’animo di un addio) ed “Apache” (brano spiccatamente anni 60’ che si collocò ai vertici delle classifiche discografiche mondiali per diverse settimane). L’esibizione del Complesso Bandistico è stata intervallata con l’esecuzione di marce brillanti (“On the road”, “Musica maestro”, “Longstreet” e “Carnaval”) sulle cui note si sono esibite le nostre belle e brave Majorettes fino al gran finale che ha visto, con grande sorpresa per tutti i presenti, una splendida coreografia preparata dalle nostre ragazze sulle note del brano “Easy Pop Suite” (composto di tre parti con ritmi ben distinti nei quali emergono le varie categorie di strumenti che sembrano intrecciarsi e rincorrersi fino a raggiungersi nel grandioso finale) che hanno visto coinvolte anche le “storiche” Majorettes che negli anni hanno fatto parte del gruppo e che non hanno per niente perso la loro maestria con coreografie e mazza, alle quali vanno i nostri sentiti ringraziamenti e complimenti. Il tempo, clemente per tutto l’esecuzione del concerto, ha deciso di riversare abbondanti gocce di pioggia proprio durante l’esibizione finale delle nostre Majorettes che, per l’occasione, si erano riversate nella piazza antistante e, stoicamente, hanno continuato la loro esibizione. Come si suol dire “concerto bagnato, concerto fortunato” e, considerato gli scroscianti applausi e gli entusiasti commenti finali, possiamo dire con un pizzico di orgoglio che è stato proprio così.

Igor Cigliani

 


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INSIEME TRA LE NOTE

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Giugno 2015 – Edizione n° 66

Concerti delle bande di Artegna – Gemona – Venzone

Pagina8_2Il 31 maggio si sono riunite le bande di Venzone, quella di Gemona e quella di Artegna per il primo dei tre concerti della rassegna “Insieme tra le Note”. La location di questa prima esibizione era proprio la piazza di Venzone. Dopo aver allestito il palco, i componenti delle bande si sono trovati nel parcheggio della scuola per iniziare la sfilata suonando verso il centro storico, precedute dalle Majorettes di Venzone.
Prima del concerto vero e proprio si sono esibite le bande giovanili di Gemona ed Artegna, ovvero i “Glemonats” e i “S’Banda’s” che hanno suonato alcuni brani. È stato un momento veramente fantastico vedere bambini e ragazzi di diverse età suonare assieme.
Dopo aver ascoltato la musica di questi piccoli musici, si è potuto apprezzare il concerto dei “grandi”, con brani di vari artisti. Sono stati momenti emozionanti vedere 90 persone suonare insieme. Il pubblico ha apprezzato molto questo evento.
Due settimane dopo, il 13 giugno, le bande si sono ritrovate a Gemona nel sagrato della chiesa di Sant’Antonio per il secondo concerto insieme. Anche in questo caso, prima del concertone, hanno suonato le due bande giovanili; a seguire il concerto delle bande maggiori. Anche a Gemona c’è stato un grande pubblico che ha apprezzato moltissimo questo concerto, proprio perché era una Pagina8_1novità vedere tre bande suonare assieme. Alla fine, dopo quasi due ore di esibizione, abbiamo potuto ammirare un bellissimo spettacolo pirotecnico.
Ed infine il terzo concerto, che si è tenuto mercoledì 24 giugno sul colle San Martino di Artegna nel castello Savorgnan, in una cornice veramente stupenda. Come gli altri due concerti anche qui hanno suonato le bande “Glemonats” e “S’Banda’s”, e a seguire le tre bande assieme.
Durante i tre concerti anche le majorettes hanno fatto il loro spettacolo. Vedere le bimbe, la più piccola aveva solo 3 anni, muoversi a suon di musica è stato veramente emozionante e stupendo.
I componenti delle bande si sono sicuramente divertiti tantissimo a suonare insieme e di sicuro sono nate nuove amicizie fra di loro. È stata un’esperienza molto positiva sia per i componenti delle bande, sia per il grande pubblico che ha seguito i tre concerti. Speriamo che l’anno prossimo si possa rifare un’esperienza del genere, magari aggiungendo altre bande.

Stroili Irene
Giovane flautista della banda giovanile “Glemonats”


 

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Note di musica e allegria alla casa di riposo di Moggio Udinese

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Aprile 2015

image002Domenica 13 aprile, nel primo image004pomeriggio, il Complesso bandistico venzonese con le sue majorettes, si è recato a Moggio, presso la casa di riposo locale, dove risiedono diversi anziani della zona, provenienti anche da Venzone.
Il sole non aveva molto coraggio di fare capolino fra le nuvole e le cime circostanti per riscaldare la giornata ma, allo stesso modo, la banda si è potuta sistemare all’esterno della struttura e le majorettes, anche se in numero ridotto, hanno potuto offrire una calorosa esibizione coreografica.
Di fronte a noi, il pubblico della casa di riposo, che ascoltava attento e divertito. La cosa molto bella, è che questi coraggiosi vecchietti che si sono spinti con le loro carrozzine fino quasi all’uscita della struttura, erano immersi nella scia di note che arrivava alle loro orecchie, e che sicuramente donava ai loro cuori delle ventate di allegria e spensieratezza.
image006Il repertorio di marce molto vivaci ha sicuramente regalato un pomeriggio diverso agl’ospiti della casa di riposo, che così hanno potuto dimenticare per un attimo le sofferenze dovute all’età, e riemergersi coi ricordi e lo spirito in una giovinezza che per qualche ora sicuramente è ricomparsa in loro.
E per noi musicanti è stato davvero un piacere essere protagonisti di queste uscite dove ci trasformiamo quasi in ambasciatori di buon umore e bella musica.
Al termine del concertino, è stato preparato un simpatico rinfresco con l’augurio di rivederci presto per un’altra puntata a suon di musica e allegria.

Filippo Zamolo

San Giuseppe a Portis

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Marzo 2015

image007Come da tradizione, anche quest’anno, domenica 16 marzo il Complesso Bandistico Venzonese ed il gruppo delle Majorettes si sono recati a Portis per celebrare la sentita ricorrenza di San Giuseppe, molto amato  nella frazione, pur non essendone il Patrono, (che è San Bartolomeo). Per tale occasione il paese si veste a festa ed è solito riunirsi presso il centro sociale dove è d’obbligo gustare il classico piatto di “lidric cul poc e us durs”.
Accompagnata da un tiepido e piacevole sole primaverile l’uscita della Banda è stata caratterizzata da un ulteriore importante evento che ha reso la piccola Portis il centro degli appassionati di caccia dell’alto Friuli e non solo: si è infatti svolto per il secondo anno il “Memorial Fulvio Ponti” con le prove di lavoro “Enci” per cani da caccia, grazie al patrocinio dell’Associazione Ambiente Caccia e della Riserva di Caccia di Venzone.image008
Ed è proprio al termine delle prove di tiro e dell’attesa dei cani che ha avuto inizio la nostra sfilata lungo le vie del paese terminata nel piazzale antistante il centro sociale ove ci attendeva in trepida attesa un nutrito pubblico e molti bambini già in festa.
Quindi il Complesso Bandistico si è esibito in un breve ma intenso concerto, impreziosito dall’esibizione delle sempre brave e belle majorettes, che hanno accompagnato con le loro coreografie i brani suonati dai musicanti: la banda, nel clima di festa generale, ha eseguito un pot-pourri di melodie fino al gran finale caratterizzato dalle incalzanti note della marcia brillante “Carnaval” con la quale è stato sancito il termine dell’esibizione e si è dato inizio al lauto banchetto conviviale preparato dalla Pro Loco dove non poteva mancare certo il piatto caratteristico della sagra.
image009Mi permetto di fare una chiosa finale sull’importanza di rendere vive e partecipi anche le varie frazioni del comune perchè Venzone non è solo composta dal suo magnifico centro storico: ben vengano dunque manifestazioni, esibizioni ed eventi che riescano a coinvolgere l’intera comunità venzonese e che rendano la frazione il centro del paese almeno per un giorno.
Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti i papà (compreso il nostro Portabandiera Giuseppe Forgiarini) e dare a voi lettori e simpatizzanti appuntamento alle prossime manifestazioni della Banda.

Igor Cigliani

UNGHERIA NEL CUORE

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Dicembre 2014 – Edizione n° 65

Ungheria1Ah, il viaggio in Ungheria … Non è stato un colpo di fulmine, una cotta di fine estate che la dimentichi così come cadono le foglie al primo incedere dell’autunno, ma è stato come uno di quegli amori che nascono in sordina e che ti prendono poco a poco, di quelli che magari non ti rendi conto nell’attimo stesso in cui li stai vivendo della loro importanza e bellezza, ma alla fine ti lasciano un segno indelebile ed indimenticabile, seppur nella loro breve durata, e rimangono per sempre.
Ancora a distanza di mesi ricordare e raccontare i 4 giorni trascorsi i primi di settembre in terra magiara fa rivivere nitidamente la magnifica gita trascorsa da musicanti, majorettes e simpatizzanti: un turbinio di emozioni vissute intensamente dai partecipanti che per la prima volta si sono affacciati sul lago Balaton, hanno potuto passeggiare per la magica e millenaria Budapest, scoprendo così le meraviglie della terra natia della nostra amica e cittadina Katalin, mamma di Giuliano e Stefano (“Pisti”), organizzatrice – responsabile – tuttofare del viaggio, alla quale va un caloroso e sentito ringraziamento per tutto quanto ha fatto, per l’entusiasmo e la passione trasmessa, nonché per l’infinita pazienza dimostrata (e ce ne voleva molta per sopportare 50 di noi!).
Certo, alla notizia che il Complesso Bandistico Venzonese sarebbe andato in Ungheria si era diffuso molto entusiasmo ma vi era anche una certa diffidenza sull’impegno che avrebbe comportato una simile trasferta: tante le cose da fare e visitare, considerevole la distanza e lo sforzo economico, dispendioso anche l’impegno fisico che avrebbe comportato siffatto viaggio.
Nonostante le flebili iniziali titubanze il gruppo si è ritrovato all’alba del 03 settembre pronto per la partenza e smanioso di iniziare questa nuova avventura: a metà pomeriggio la corriera è arrivata nella splendida Budapest dove ad attenderci c’erano già Alessandro ed Agnese, colei che è diventata la nostra inseparabile e bravissima guida per l’intera gita. Nata dall’unione delle due cittadine Buda e Pest, situate rispettivamente sulla sponde occidentale ed orientale del fiume Danubio, la capitale dell’Ungheria è entrata fin dal primo sguardo nei cuori dei partecipanti per la sua placida bellezza e l’amalgama di differenti culture e popoli. Grazie alla preziosa disponibilità della nostra amica Agnese abbiamo potuto rivivere le gesta dei più grandi reggenti e personaggi Ungheresi ed ammirarli nelle plastiche pose in cui sono stati immortalati nella Piazza degli Eroi. Ha fatto seguito la visita al Castello Vajdahunyad, alle Terme Szechenyi, passando poi per il Viale Andrassy abbiamo potuto osservare l’Opera e la Sinagoga di Via Dohany. A conclusione del vorticoso tour abbiamo visitato l’imponente Basilica di Santo Stefano, il Parlamento, il Castello di Buda, la Chiesa di Re Mattia, il Bastione dei Pescatori, la Collina Gellert, e la Cittadella. Davvero tantissimo da vedere in così poco tempo ma la rapida carrellata delle bellezze della Città ci ha permesso di avere uno squarcio di quanto Budapest possa offrire culturalmente ed umanamente al novello visitatore, tanto che molti di noi ne sono rimasti letteralmente innamorati e si sono ripromessi di farvi ritorno in un futuro prossimo per assaporare tutte le attrattive che questa millenaria storica città dona.
Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati al Silver Hotel City Center, dove si sono adempiute le incombenze relative alla registrazione e all’assegnazione delle camere. Abbiamo poi magnificamente cenato in un locale tipico della Città, accompagnati dal dolce suono dei violini dal vivo, gustando i piatti tipici ed i prodotti locali: al termine del convivio la gran parte dei partecipanti, stremata per il lungo viaggio, ha preferito coricarsi e ricaricare le pile per il prosieguo della gita mentre i più intrepidi hanno colto l’occasione per vivere Budapest by night.
Il giorno successivo (giovedì 04 settembre), stanchi ma estasiati, siamo partiti alla volta di Esztergom, cittadina che si trova sulla riva destra del Danubio (a circa 50 km a nord-ovest di Budapest, presso il confine con la Slovacchia) sede tradizionale dell’arcivescovato cattolico in cui ha sede il primate d’Ungheria. Dopo una breve visitata guidata della città (da segnalare il Castello, la Basilica ed il Museo delle Arti Cristiane) abbiamo consumato il pranzo presso il caratteristico ristorante della cantina del Primate con annessa visita alla mostra dei vini e degustazione degli stessi.
Al termine siamo risaliti in corriera con destinazione Karcag, cittadella natia della nostra Katalin nonché meta finale del viaggio: si tratta di una città di circa 20.000 abitanti, situata nella provincia di Jasz-Nagykun-Szolnok nell’Ungheria centro-orientale, non molto distante dalla confinante Romania. Arrivati nel tardo pomeriggio, dopo aver provveduto alle incombenze dell’assegnazione dei bungalow e delle camere presso il villaggio turistico termale nel quale eravamo ospiti, noi componenti della banda ci siamo immediatamente recati al Centro Culturale del paese dove ad attenderci c’era la Banda cittadina con la quale abbiamo provato alcuni brani in vista dell’esibizione congiunta programmata per il sabato pomeriggio (in particolare dovevamo affinare l’esecuzione dei rispettivi inni nazionali e delle marce magiare “Szamosmenti indulò” e “Iyuk Iyuk Iyuk indulò”).
Ungheria2Rientrati presso il villaggio termale abbiamo consumato tutti assieme la cena con piatti tipici locali per poi terminare la serata in un locale del luogo dove abbiamo potuto trascorrere alcune ore spensierate in allegra compagnia.
Anche per venerdì 05 settembre il programma era fitto di impegni. Dopo un’abbondante colazione, alle ore 08.00 siamo partiti per Poroszlo, sede del Centro Visite del Lago Tisza (Tibisco), il più grande lago artificiale dell’Ungheria: dopo la costruzione della diga (1973) si è provveduto all’inondazione del bacino e dei canali di filtraggio e quindi alla realizzazione di un bacino artificiale di 27 km di lunghezza con una profondità media di 1,3 m e una profondità massima di 17 m, con una superficie totale di 127 km². Al nostro arrivo siamo stati divisi in vari gruppi per meglio seguire la visita guidata all’acquario, al parco zoo e alla mostra etnografica. Terminato il programma culturale all’interno del Centro ha fatto seguito la gita in battello sul lago che ci ha consentito di ammirare l’ecosistema che si è venuto a creare con grande diversità di uccelli, piante ed animali. Consumato l’ottimo pranzo preparatoci presso un ristorante della stessa Poroszlo siamo ripartiti alla volta del Centro Termale di Berekfürdő ove era in programma la prima esibizione del Complesso Bandistico Musicale e delle Majorettes in terra magiara. L’emozione era palpabile e l’occasione importante tanto da mobilitare anche l’emittente televisiva locale che ha ripreso l’intera esibizione e mandato in onda le interviste al nostro maestro Stefano Zamolo e al rappresentante della Banda che, per tale occasione (viste la mancanza del Presidente Lorenzo), era il nostro Luca Bressan (al seguente indirizzo potete trovare il video-racconto dell’esibizione: https://www.youtube.com/watch?v=QNPaLDcqXrg). Al termine del concertino, davvero seguitissimo dagli ospiti delle terme che hanno manifestato il loro entusiasmo con un’attenta e silenziosa attenzione durante lo svolgimento e con scroscianti applausi alla fine di ogni brano, i componenti della Banda e delle Majorettes hanno potuto finalmente rilassarsi nelle calde acque termali esterne, massaggiati dai piacevoli getti d’acqua dell’idromassaggio, o distendere i muscoli facendo una bella nuotata nelle numerose piscine presenti. Così ritemprati nel corpo e nella mente abbiamo poi calmato anche lo stomaco con l’abbondante cena presso la trattoria Banyi, allietati da ottima musica dal vivo e da squisiti ed abbondanti piatti a base di carne e pesce a scelta. Al nostro rientro a Karcag erano state appositamente tenute aperte le piscine calde esterne nel centro turistico che ci ospitava così ci siamo ritrovati, musicanti e majorettes, tutti assieme appassionatamente, a continuare la serata al ritmo della musica del Dj, tra balli, risate e massaggi rilassanti.
La mattina di sabato 06 settembre era programmata la visita alla cittadina di Karcag, con la nostra speciale “guida” Katalin che bene ci ha spiegato ogni aspetto della sua città natale, con spaccati di vita vissuta e aneddoti molto interessanti che meglio ci hanno fatto comprendere il retaggio culturale di un popolo che, anche se a noi distante fisicamente, si è rivelato in realtà molto vicino. La visita è terminata con una sorpresa tanto inaspettata quanto gradita: Katalin ci ha infatti portato presso la casa dei nonni di Giuliano e Pisti dove ci è stata offerta una lauta merenda con degustazione di sciroppi di frutta artigianali (“szorp”), focacce dolci e salate (“fedinand pogàcasa”) accompagnate dalla loro grappa tipica (“pàlinka”). Ancora una volta mi sento in dovere di ringraziare di cuore Katalin e la sua famiglia per la magnifica e calorosa accoglienza che ci hanno riservato, con l’augurio di poter presto ricambiare la loro squisita cortesia e compagnia.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto il Centro culturale cittadino dove era previsto per le ore 17.00 il concerto del Complesso Bandistico Venzonese e della Banda Honved di Karcag con l’esibizione dei rispettivi gruppi delle Majorettes. Il concerto ha visto entrambe le Bande dare il meglio di sé nell’esecuzione di brani classici e moderni: particolarmente apprezzate sono state le coreografie delle nostre sempre belle e brave Majorettes che si sono potute confrontare con le ragazze ungheresi che hanno presentato delle coreografie più acrobatiche, stile “cheerleader americane” (per un assaggio di quello che è stato il concerto vi segnalo il seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=pq8LgGq_J2A). Il gran finale ha visto l’esecuzione congiunta degli inni nazionali Ungherese ed Italiano e dei brani tradizionali magiari dal titolo “Szamosmenti Indulò” e “Iyuk Iyuk Iyuk” accompagnati da sentiti e scroscianti applausi da parte del numeroso pubblico presente in sala.
Ungheria3Esaurito l’impegno musicale ci siamo ritrovati tutti insieme nel salone del centro culturale per la cena e la consumazione di prodotti tipici al termine della quale, dopo gli altrettanto tradizionali discorsi di rito delle autorità, dei rappresentanti delle due comunità ed il reciproco scambio di presenti, ci è stata offerta la loro grappa locale (pàlinka) a suggello di un legame appena nato ma foriero di cementarsi e crescere nel tempo. Il momento conviviale è stato infatti l’occasione per conoscere i componenti della Banda di Karcag, scambiare opinioni ed esperienze e, perché no, far nascere nuove amicizie. Ed è così che, felici nello spirito ma allo stesso tempo tristi per dover salutare i nostri nuovi amici, ci siamo svegliati la mattina di domenica 07 settembre per dire arrivederci alla cittadina di Karcag che ci ha così amabilmente e calorosamente ospitato durante questa fantastica gita e fare direzione verso l’ultima tappa prima del definitivo rientro a casa: Tihany sul lago di Balaton. Ad un primo sguardo si presenta come un paese fiabesco, molto caratteristico e pittoresco, con poco più di mille abitanti, che sorge nell’omonima penisola che si affaccia sul lago Balaton: famosa è l’Abbazia Benedettina fondata da Re Andrea I nel 1055 al cui interno oggi c’è un museo, uno splendido organo e la cripta che ospita la tomba dello stesso regnante.
L’antico comune, sorto nella parte più alta, offre uno splendido panorama sia su Belso-to (Lago inferiore) che a Kulso-to (Lago esterno): mille parole non riuscirebbero a descrivere l’intrinseca bellezza di questi paesaggi soprattutto se all’orizzonte si staglia un tramonto da togliere il fiato, in grado di fermare il tempo per un interminabile momento.
Dopo aver pranzato in un locale tipico di Tihany abbiamo fatto visita alla sopradetta Abbazia ed al Museo e trascorso le ultime ore libere per le stradine del paesello all’insegna dello shopping, cosicché ognuno di noi ha potuto portare con sé un pezzo di Ungheria anche in Friuli.
Stanchi ma felici abbiamo dunque fatto rientro in Italia dove siamo arrivati in tarda notte: sono sicuro che ognuno dei partecipanti, come me, oltre ai vari souvenir, ha portato con sé nel cuore i ricordi indelebili di questa magnifica ed indimenticabile esperienza in terra magiara.

Igor Cigliani


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INCONTRO SI-MI-LA-RE…

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Il Giornale della Musica

Luglio 2014 – Edizione n° 64

Ed è proprio stato un incontro similare quello che il Complesso Bandistico Venzonese ha eseguito presso le scuole dell’infanzia e primaria di Venzone.
I bambini più piccoli, fino ai più grandicelli, hanno avuto modo di toccare con mano, sentire il suono ed ascoltare le varie spiegazioni degli strumenti che compongono la nostra Banda.
Dal Flauto al Clarinetto passando ai Sax, Trombe, Tromboni e Bassi, per concludere con le percussioni della batteria, tamburello, cassa e piatti, … abbiamo emozionato i bambini riscuotendo un forte successo.
Oltre all’incontro, SI-MI-LA-RE sono anche, e soprattutto, 4 delle 7 note musicali.

SI = Silenzio e attenzione, che durante la spiegazione dei vari strumenti, illustrati dai nostri bandisti, si potevano percepire, suscitando interesse.

MI = Minuetto, migliore, questi momenti, passati assieme ai bambini del nostro paese, per far conoscere una realtà radicata, dove si può suonare e divertirsi migliorando le proprie conoscenze.

LA= Labbro e lampadina, l’intento è che con questa varietà di strumenti a fiato i bambini possano scaturire creatività e idee nuove.

RE= respiro, realizzare, che ogni respiro preso per suonare e far uscire una melodia possa essere una realizzazione per ogni ragazzo in un prossimo futuro.

Inoltre, Giovedì 29 maggio, una rappresentanza si è recata presso la Scuola dell’Infanzia per allietare musicalmente la Festa di Fine Anno Scolastico.
In particolare, con le nostre marce, abbiamo sottolineato i momenti più importanti della festa: l’ingresso dei bambini nel cortile dove li attendevano genitori e nonni, la consegna dei diplomi di fine ciclo scolastico ai “Grandi”, la consegna di un mazzo di fiori alla neo-pensionata maestra Carmelina, la chiusura della festa.
Molto bello è stato anche il regalo che i bambini ci hanno fatto: una canzoncina dedicata alla banda che terminava con il BUM del tamburo e che i nostri Renato (alla grancassa) e Massimo (al rullante) hanno riprodotto realmente con i loro strumenti, posizionandosi, per l’occasione, nel mezzo dei bambini che cantavano.
La festa è terminata con un reciproco arrivederci al prossimo anno scolastico quando la nostra banda, come ha fatto negli ultimi anni, non mancherà di dedicare il suo tempo ai bambini.
Si ringraziano infine i direttori delle scuole che ci hanno dato il permesso a coinvolgere i bambini e ragazzi in questo nostro progetto, le persone bandiste coinvolte alla spiegazione dei singoli strumenti e tutti i musicanti per il lavoro sostenuto.
Saluto aspettando il nuovo anno scolastico per un nuovo incontro…..

MANDI EMANUELE

 


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Il Giornale della Musica compie 15 anni

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Il Giornale della Musica

Aprile 2014 – Edizione n° 63

L’avventura del “Giornale della Musica” è iniziata 15 anni fa ed ha registrato, nel tempo, un consenso ed un gradimento a volte inaspettato. Da un lato l’idea che voleva dare – nel 1999 – concretezza alla necessità di “portare la Banda fuori dalla propria sala prove”;  dall’altro il consenso che questa iniziativa ha subito suscitato nei tanti amici della nostra Associazione.
Sul “Giornale della Musica” sono state scritte pagine importanti della nostra storia: i programmi, gli impegni della Banda, cenni della nostra storia passata, informazioni sulla scuola di musica, il benvenuto ai nuovi nati, il saluto a chi è andato avanti ecc. ecc.. La pubblicazione del “Giornale della Musica” in Internet ha poi fornito il “LA” per una diffusione più capillare ed estesa del nostro bollettino.
In questa occasione non possiamo dimenticare i ringraziamenti (davvero molto sentiti)  che vanno principalmente a chi cura la redazione e la pubblicazione; grazie anche a tutti i “cronisti” e “giornalisti” che si sono cimentati nel“raccontare” la nostra storia.
Il “Giornale della Musica” è uno strumento prezioso per ricordare aspetti, situazioni e fatti che altrimenti sarebbero forse destinati all’oblio.
Vorrei fare i migliori auguri per tante nuove pubblicazioni del nostro Giornale che ha avuto, a mio parere, il merito di cogliere i segni dei tempi dove tutto fa notizia ma soprattutto dove servono “notizie positive” di una Associazione che dell’impegno proficuo del tempo libero ha fatto la sua missione prioritaria.

Davide Zamolo