Cronaca di 30 anni fa

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Il Giornale della Musica

Ottobre 2007 – Edizione n° 37

Fra le tantissime cose che mi hanno deliziato nella recente trasferta a Piobesi (senza nulla togliere alla magnifica ospitalità I dei piobesini e alle ottime esecuzioni dei “miei” musici), credo che quella del “ritrovamento” dell’album delle foto della prima visita a Piobesi nel 1977, rimanga per me il fatto che mi ha dato maggiore gioia.
Gelosamente custodito dalla signora Rita Gariglio, moglie del compianto Presidente Giacomo, mi è stato prestato per poterne fare una copia visto che quelle foto, tranne due, non le avevo mai viste.
Oltre alle foto, nelle prime pagine dell’album, è stata scritta la cronaca di quelle due giornate . memorabili trascorse a Piobesi, che danno l’idea di quanto fosse sentito dai piobesini quel gesto di solidarietà umana verso di noi.
Credo quindi sia doverosa la pubblicazione di questo scritto che è la testimonianza dei sentimenti che hanno permesso la prosecuzione della nostra amicizia per trent’anni e che probabilmente, me lo auguro, continuerà per altrettanti.
Ecco il testo integrale:

GEMELLAGGIO MUSICALE
PIEMONTE E FRIULI

SOCIETÀ FILARMONICA
PIOBESINA

COMPLESSO BANDISTICO
VENZONESE

RICORDO DELLE
CELEBRAZIONI

FOTO DI TUNINETTI OSVALDO,
TESTO DI MERLONE RINALDO,
TESTO SCRITIO DA
PERRONE GRAZIELLA.

PIOBESI TORINESE,
7 – 8 MAGGIO 1977

Nei giorni 7 e 8 maggio 1977 è avvenuto a Piobesi Torinese un incontro assai significativo e carico di umanità tra questo paese e quello di Venzone, il provincia di Udine.
L’amicizia stretta fra i due centri va attribuita al “Gemellaggio Musicale” stretto fra il Complesso Bandistico Venzonese e la Filarmonica Piobesina.
Tale gesto di solidarietà e di fraternità assume un particolare rilievo dal momento che è avvenuto proprio ad un anno di distanza dalla prima scossa di terremoto in Friuli.
La banda venzonese, composta da oltre 30 suonatori diretti dal bravo prof. Claudio Calderari, alunno di conservatori di Udine e di Trieste, è giunta a Piobesi nel pomeriggio di sabato 7 maggio accompagnata da una rappresentanza delle autorità locali, dal presidente della “pro loco” prof. Maurizio Di Bernardo e dai famigliari e amici. Erano ad attenderli con gioia tutti i membri della banda piobesina, il presidente cav. Giacomo Gariglio, il maestro cav. Vincenzo Corino e numerosi piobesini.
Dopo i primi saluti, le due bande, passando per le vie del paese e fra il tripudio della folla, sono giunte alla casa del già citato cav. Gariglio, presidente effettivo della Società Filarmonica Piobesina ove prendevano parte ad un lauto convivio. Tra i momenti più importanti del “gemellaggio” ricordiamo la celebrazione dell’eucarestia celebrata sabato sera dal pievano di Piobesi, don Giovanni Lachello, in suffragio dei defunti venzonesi (sono 59 le vittime del terremoto a Venzone) e per invocare la benedizione di Dio sulla popolazione colpita negli affetti più cari.
Seguiva nella grande piazza della chiesa un concerto bandistico durante il quale, di fronte ad un numeroso pubblico, la banda di Piobesi, diretta dal maestro cav. V. Corino e quella di Venzone, diretta dal prof. C. Calderari, eseguivano diversi pezzi tratti dai loro repertori classici e popolari.
Domenica mattina le due bande si riunivano nel palazzo comunale per la funzione ufficiale di gemellaggio: si succedevano i discorsi del nostro sindaco, la consegna da parte del presidente cav. Giacomo Gariglio di trofei e medaglie al fraterni amici, e un saluto ancora da parte del presidente onorario dott. Vittorio Casalegno. Altrettanto facevano le autorità civili e il presidente della banda venzonese, sig. Giuseppe Valent, donando ai piobesini alcune copie di un libro illustrante il loro paese prima e dopo il terremoto.
A mezzogiorno, un pranzo concludeva i festeggiamenti e nel pomeriggio le due bande, nuovamente schierate l’una di fronte all’altra sulla piazza, suonavano l’ultima marcia, quella del commiato, e poi tra abbracci e non senza qualche lacrimuccia, si separavano con l’impegno di una visita della nostra filarmonica a Venzone.

Questo è il senso del Gemellaggio tra Venzone e Piobesi.
E la nostra recente visita testimonia, dopo trent’anni, la validità di questa promessa.

Claudio Calderari


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